Il Corriere della Sera di oggi ha
diffuso in edicola un libriccino intitolato "Faccio il prete,
mi piace". Il volumetto smilzo ed esile (83 pagine) è in realtà
densissimo di cose importanti da leggere e meditare perché
ripubblica l'intervista che Ferruccio De Bortoli fece il 3 marzo
scorso al Papa in Vaticano a un anno dalla sua elezione, ma
soprattutto è importante perché dedica metà dello spazio a
raccontare la straordinaria realtà di questo Papa "venuto dalla
fine del mondo" a cambiare la Chiesa, gettandola in mezzo
all'umanità sofferente, come un "ospedale da campo dopo una
battaglia".
Un uomo, Francesco, che ha "distaccato
l'immagine del Pontefice da un affresco rinascimentale e l'ha fatta
scendere dall'altare della propria oscura infallibilità, privata di
ogni ornamento inutile".
Tra i suoi predecessori preferiti c'è
Paolo VI (non Giovanni Paolo II) che con il Concilio costrinse la
Chiesa e il sacerdote celebrante a rivolgersi ai fedeli cui per
secoli aveva dato le spalle.
Oggi Francesco va oltre questo,
telefona sorprendendoli a chi gli scrive, poveri e emarginati,
disoccupati e disperati, perché "fare il prete" vuol dire
fare questo, e gli piace mantenere le sue abitudini parrocchiali. Giù
dagli altari, in mezzo al popolo sofferente.
Ma questo non è buonismo di una chiesa
che usando il cellulare e twitter si arrende alla secolarizzazione e
alla modernità. Tenerezza non significa debolezza, frutto di "una
spiritualità dolciastra". La Chiesa di Francesco è sì un
ospedale da campo, ma non rinuncia certo alle sue battaglie.
La misericordia e la compassione non
sono sentimenti residuali, ma disegnano il percorso del cristiano
oggi che deve essere innanzi tutto un buon cittadino. Sono
l'esortazione a riconoscere la presenza dell'altro anche in assenza
di Dio e si è, come oggi, di fronte al vuoto dei valori. Il
prossimo non è un abitante senza volto della città virtuale nella
quale rischiamo di chiuderci.
L'abisso che la Chiesa deve colmare è
quello che si è scavato tra la sua dottrina e la vita reale della
famiglia di oggi. "Questa la frontiera che Francesco ha davanti
– conclude De Bortoli - ancora per certi versi infida e oscura".
2 commenti:
Prudenza,a santo subito.
Mi trovo un po' a disagio a vedere in edicola al Suo volto utilizzato a fare merchandising.
A quando le ricette di Papa Francesco?
Perdonatemi,ho fatto un po' di esami per scoprire che sto bene ma ho una certa età.
Pierino Favrin
Favrin,questo commento mi sembra del tutto fuori centro e non lo capisco proprio.Cosa centra il merchandising? Speravo che qualcuno intervenisse sui contenuti di un libro che ho segnalato.Come sempre quando cerchi di volare alto in questa città ti ritrovi a fare i conti con la realtà molto bassa della cultura padernese de me ne dispiace sinceramente.
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