sabato 5 luglio 2014

Rho-Monza:dalle parole all'azione. "No pasaran"

Sono anni che il Comitato lotta per ottenere risposte. Si è fatto e detto di tutto dal "suonare" le pentole, dagli incontri pubblici,alle manifestazioni ed anche al nuovo insediamento dell'attuale amministrazione la gente ha per l'ennesima volta espresso indignazione...Ora leggo che l'attuale opposizione chiede tavoli di lavoro ed assemblee aperte al pubblico anziché esigere azioni...E' terminato il tempo delle parole i nuovi amministratori devono concretizzare l'impegno dimostrando di essere accanto ai cittadini...e che l'opposizione per una buona volta faccia l'opposizione!
Giovanna

La lettera che ci ha inviato Giovanna Baracchi, candidata di Sinistra per Paderno Dugnano - Bene Comune, riassume ed esprime esattamente i miei pensieri sulla vicenda Rho-Monza. "E' finito il tempo delle  parole, i cittadini esigono azioni".
E' tempo, sottolinea Giovanna, che l'opposizione si muova diversamente. Al posto di chiedere tavoli e assemblee, tanto rituali quanto inutili, con il sindaco e una maggioranza sostanzialmente doppiogiochista (lo dimostra l'ultima mossa di Alparone che si sfila dall'impegno istituzionale in prima persona per lasciarlo all'assessore "tecnico" Tonello), tutta l'opposizione in Consiglio Comunale e fuori deve scendere coscientemente e convintamente sul terreno della lotta.
Tutta l'opposizione politica e sociale alla Rho-Monza a cielo aperto deve cominciare a fare qualcosa di più incisivo che faccia capire a Regione Lombardia, Governo Renzi, Serravalle, Expo, e anche alla nostra nuova giunta di destra, che a Paderno Dugnano i progetti autostradali devastanti e insostenibili fatti sulla pelle della gente "no pasaran".
Il presidio di tende e bandiere della collinetta deve scendere al piano e occupare la piazza del Palazzo Lombardia, portando sotto le finestre di Maroni la voce dei padernesi, una tenda va piantata anche davanti al Comune di Paderno perché la lotta alla Rho-Monza "mostro" è importante per noi almeno quanto la liberazione dei due Marò, i consiglieri dell'opposizione devono guidare i cittadini all'occupazione pacifica e simbolica dei cantieri per far capire a Serravalle che non li lasceremo lavorare in pace. Insomma la parola d'ordine "O si interra o sarà guerra" deve cominciare a diventare realtà. Ho sentito in questi anni più volte con le mie orecchie l'on. Ezio Casati, affermare che nel caso il governo e la Regione si fossero rifiutati di ascoltare la voce dei padernesi egli sarebbe stato il primo ad occupare i cantieri. Ebbene è venuto il momento per tutti di far seguire alle parole i fatti. Noi cittadini siamo pronti e dicendo questo credo di interpretare un sentimento comune. I consiglieri di opposizione, Caniato, Scorta, Caputo, Maestri, Marelli, Coloretti, Giuranna, Abbati, Cezza, sono pronti?


"No pasaran", in italiano non passeranno,è uno slogan di propaganda usato per indicare l'intenzione di difendere a ogni costo una posizione dal nemico. La frase fu dapprima proferita in francese dal generale Robert Nivelle durante la battaglia di Verdun della Prima guerra mondiale. In seguito apparirà su svariati poster di propaganda, dopo la seconda battaglia della Marna, e sui distintivi dei soldati che combatterono sulla Linea Maginot. La sua versione in lingua spagnola, più popolare dell'originaria francese, risale invece a un messaggio di Dolores Ibárruri (la Pasionaria) ai soldati al fronte, durante la guerra civile spagnola, in cui riprese la celebre frase per incitarli a combattere contro le truppe del generale Franco. Da allora è stata adottata come slogan politico della lotta contro il fascismo.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Carlo,a proposito,e non so come Ti sia fuggito che,anche Guareschi sulla rivista satirica anticomunista degli anni40/50"Mondo Candido"terminava degli articoli firmati il Forbiciastro con:no pasaran,Saludos amogos.
Pierino Favrin

Lorena Tacco ha detto...

Pienamente concorde con Giovanna.
Di assemblee ed incontri ne abbiamo fatti a sufficienza. Ora è arrivato il momento di vedere il nostro Sindaco, insieme alla Giunta, ai Consiglieri di maggiornanza e minoranza compiere dei fatti.
Un'idea sicuramente sarebbe un'occupazione del palazzo della Regione insieme a tutti i cittadini e al comitato che da anni si batte per l'interramento !!