mercoledì 18 giugno 2014

Sinistra per Paderno Dugnano: ripartire dalla partecipazione

Sinistra per Paderno Dugnano ricomincia a far politica ripartendo dal suo programma e propone alla coalizione di centro sinistra,  che ha sempre sostenuto e riconosciuto come soggetto politico collettivo, di affrontare insieme il tema più urgente che la nuova amministrazione ha davanti: la partecipazione.
Come è noto non sono stati eletti i Consigli di Quartiere e l'assemblea cittadina uscente aveva deciso all'unanimità di rimandare a dopo le elezioni la decisione su come sostituire questi organismi democratici la cui storia e ruolo non possono certo venire cancellati con un tratto di penna anche se è evidente a tutti che la destra preferirebbe fare così dal momento che non li ha mai apprezzati nè voluti, anzi ha fatto di tutto per svuotarli di contenuto e rimuoverli. Nella nuova giunta annunciata da Alparone la voce partecipazione tra le deleghe affidate non compare e questo è molto significativo.
La partita della partecipazione deve metterla in campo e giocarla la coalizione di centro sinistra e a fare il gioco dovrà essere in primis la sinistra che ha già espresso nel suo programma delle indicazioni che propone alla discussione di tutti con l'obiettivo di progettare e presentare insieme ai padernesi un nuovo modello di partecipazione.
Le domande alle quali dare una risposta sono: come restituire ai cittadini un ruolo centrale nella gestione complessiva delle risorse comuni? Come favorire una maggiore partecipazione di tutti, soprattutto di giovani e stranieri, allo sviluppo futuro della città, partendo dalla possibilità di proporre e discutere diverse  soluzioni ai problemi del proprio quartiere? Che ruolo e che funzione devono avere le sette sedi di quartiere attualmente vuote e inutilizzate? Come coordinare e mettere in rete, creando sinergie e collaborazione reciproca, le attività delle associazioni di volontariato e di scopo presenti sul territorio? 
Come può l'amministrazione nell'ottica di una vera sussidiarietà programmare ed erogare servizi sociali insieme alle associazioni per rispondere ai bisogni dei cittadini?

La proposta in discussione è quella di un nuovo modello basato sull'esperienza positiva del passato, ma anche su nuovi strumenti di comunicazione e relazione che rendano possibili e produttive queste buone pratiche. Nel merito alcuni punti importanti da realizzare.
1) Non disperdere, ma recuperare l'esperienza dei Consigli di Quartiere e della partecipazione democratica costruiti dal centrosinistra nel 1978 a oggi. Recuperare i contenuti innovativi del Regolamento mai attuati (assemblee cittadine, referendum consultivi, ecc).
2) I nuovi comitati dovranno essere creati direttamente dai cittadini del quartiere riuniti in assemblea che sceglieranno i nuovi consiglieri tra tutti coloro che si saranno autocandidati come singoli cittadini non come rappresentanti di organismi e associazioni di categoria che ridurrebbero l'assemblea a una camera delle corporazioni e dei poteri "forti" locali.
3) I consiglieri eletti resteranno in carica per un periodo definito dall'assemblea e avranno il compito (svolto volontariamente) di gestire l'apertura e l'uso della sede di Quartiere (riunioni ed eventi politici, sociali e culturali di circoli, associazioni, comitati e partiti) che dovrà venire attrezzata dal Comune con l'acceso Wireless alla rete per consentire comunicazione e informazione.
4) I nuovi organismi di Quartiere avranno il compito di raccogliere le istanze dei cittadini e, dopo averle discusse in assemblea, inviarle come petizioni o proposte da inserire all'ordine del giorno del Consiglio Comunale.
5) L'amministrazione deve riconoscere questi organismi ai quali deve fornire gli strumenti di formazione, informazione, consultazione di cui i cittadini possono usufruire direttamente grazie alle tecnologie e i servizi web (sito comunale, forum di discussione, mailing list, sms, ecc) e ai mezzi tradizionali come La Calderina e l'URP.
6) Recuperare l'esperienza positiva del Bilancio Partecipativo
7) Recuperare ed estendere l'esperienza delle Consulte (Cultura, Sport, Volontariato sociale, Immigrazione).
Questa è dunque la proposta che Sinistra per Paderno Dugnano offre alla città e sulla quale chiederà il consenso di cittadini e forze politiche per far riprendere alla democrazia partecipativa il suo percorso verso la costruzione di un futuro più moderno che risponda ai bisogni di innovazione della nostra città.

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