giovedì 19 dicembre 2013

Sicurezza dei cittadini e dell'ambiente: un obiettivo per la nuova sinistra

Le cose che succedono a Paderno Dugnano da quando la destra governa la nostra città indicano che l'istituzione "Comune" nel suo complesso, sindaco, giunta, consiglio comunale, partiti di maggioranza e di opposizione, non è stata in grado di affrontare, meno che mai risolvere, i problemi emersi in questi quattro anni. Soprattutto sul fronte fondamentale per la convivenza civile che è quello della sicurezza.
Lo scenario è a fosche tinte. La Polizia Locale è da troppo tempo al centro di episodi sconcertanti e gravi che dimostrano l'inaffidabilità della sua gestione da parte degli amministratori preposti a questo compito. La criminalità assedia i padernesi nelle loro case mentre il sindaco nega che ci sia un'emergenza sicurezza e  concorda col giudizio inaccettabile del suo assessore alla Polizia Locale per il quale la nostra città "è un'isola felice". Il tutto mentre la sede dei Vigili Urbani viene fatta oggetto di oscuri attentati incendiari e una vigilessa viene arrestata con l'accusa di aver aiutato un personaggio legato alla mafia utilizzando le strutture informatiche del suo ufficio.
La città è insicura perché i padernesi si rendono conto che l'amministrazione non li protegge né garantisce la tutela delle loro proprietà, della loro tranquillità domestica e nemmeno della loro salute.
Non li tutela per quanto riguarda l'inquinamento provocato dalle attività industriali e produttive a rischio che operano nei quartieri, sulle quali il Comune non esegue controlli adeguati e non provvede ad informare i cittadini quando accadono incidenti. Due esempi su tutti: l'Eureco di Palazzolo, dopo la strage provocata dalle lavorazioni illegali che l'azienda si permetteva di fare grazie alla mancanza di controlli sulla sua attività, vuol ricominciare a fare affari nel settore rifiuti speciali solo cambiando nome, con il sostanziale beneplacito dell'ente locale. Il nuovo impianto della Leganti Naturali che al Villaggio Ambrosiano tratta ceneri di rifiuti urbani, è entrato in funzione e ha subito provocato un grave caso di inquinamento dell'aria perché nessuno degli enti preposti ha controllato il progetto sotto il profilo della sicurezza.

L'iniziativa "Idee Comuni" che nei mesi scorsi con incontri e dibattiti ha abbozzato un disegno programmatico per il governo della città, in larga misura condiviso dai partecipanti che facevano riferimento a tutte le forze politiche di sinistra, dal PD a Italia dei Valori, oltre che da diversi Comitati e associazioni, si è occupata anche di sicurezza, nella case, nei luoghi di lavoro e nell'ambiente.
La sintesi delle loro proposte ha prodotto una bozza di programma che riassumo per punti: Redazione di un rapporto annuale sulla sicurezza che raccolga e analizzi i dati sulla criminalità in città. Patto sulla sicurezza che coinvolga Polizia Locale, Forze dell'Ordine, ma anche Comitati e associazioni chiamate a collaborare per avviare processi di sicurezza partecipata. Banca dati sulla sicurezza dei e nei luoghi di lavoro. Censimento dell'amianto, delle aree inquinate, delle lavorazioni inquinanti e a rischio che vanno mappate e monitorate dai cittadini attraverso gli organismi di partecipazione del territorio. Istituzione di uno sportello sicurezza con numero verde 24x24 per le segnalazioni dei cittadini dotato di una task force di pronto intervento. Programma di rilevazione della qualità dell'aria su tutto il territorio con rapporti periodici.
Come di vede le idee su come realizzare una maggiore sicurezza e dare risposte ai cittadini ci sono. Quello che manca è un soggetto politico che le trasformi in fatti concreti. Un soggetto politico che non può che essere di sinistra, ma di una sinistra nuova che evidentemente a Paderno Dugnano manca dal momento che in questi quattro anni, quella che c'è, non è stata capace di porre queste idee e progetti innovativi (che pure in buona parte esprime) al centro del dibattito in Consiglio Comunale e sul territorio.
Speriamo che il soggetto evocato batta un colpo e soprattutto scenda in campo alle prossime elezioni.
 

1 commento:

Stefano Mora ha detto...

Sono pienamente d'accordo sul commento e naturalmente sulle proposte e gli strumenti per attuarle.
Faccio fatica a vedere un soggetto politico strutturato, ma la formazione di una lista "civica" che coinvolga i soggetti che si sono espressi in questi mesi potrebbe essere un primo passo.