lunedì 21 ottobre 2013

Idee Comuni: la partecipazione come garanzia delle scelte di governo

Ricevo da Mauro Anelli una nota sull'intervento sul tema "Partecipazione" che il capogruppo di PdCI-RC svolgerà all'assemblea di "Idee Comuni", venerdì sera alla Sala Splendor.

Vorremmo la partecipazione come reale possibilità democratica di tutti i cittadini nel potersi confrontare con le scelte dell’Amministrazione. In quest’ottica di “socializzazione amministrativa” e di “partecipazione attiva” vorremmo impostare la costruzione del “progetto” partecipato, strumento di vera consultazione e soprattutto di ascolto del territorio e delle sue espressioni più caratterizzanti.
Vorremmo fare della partecipazione un nostro dovere e soprattutto un diritto e un’opportunità per tutti. Dobbiamo impegnarci perché gli strumenti della comunicazione rendano sempre più visibile ciò che facciamo, cercando di creare una linea di continuità tra informazione, conoscenza e opportunità.
Il diritto del cittadino di sapere, di essere al corrente, di intervenire sui temi riguardanti la collettività deve essere garantito con un sistema integrato di interventi di informazione, di attivazione della partecipazione, di semplificazione dell’accesso agli atti e dei linguaggi della pubblica amministrazione.
Come già sperimentato nel corso dell’ultima legislatura di centro-sinistra, ho avuto modo di vivere la partecipazione in prima persona; si poteva fare di più? Sicuramente, ma oggi mi chiedo come fare nella prossima legislatura visto che non è prevista l’elezione dei Consigli di quartiere, continuare ed ampliare tale esperienza partecipativa? Con gli eletti dai partiti che forniscono un numero di candidati che poi i cittadini scelgono?
Personalmente è una opzione che in questo momento non mi convince e penso si possano sperimentare altre strade, per esempio facendo eleggere un Comitato di gestione con votazioni dirette, previa candidatura spontanea di cittadini residenti nel quartiere che vogliono garantire presenza, peculiarità, professionalità e competenza.
Mi interrogo su quali strumenti dotare questi Comitati:
- risorse economiche adeguate come nelle passate amministrazioni?
- attrezzature idonee quali i sistemi informatici oggi assenti?
- vie preferenziali e semplificazioni per accesso atti del Comune?
- ripresa del progetto di bilancio partecipativo quale quello della costruzione ed integrazione del bilancio comunale?
- audizione dei quartieri nella prima mezz’ora del Consiglio Comunale, quale contributo nella costruzione delle scelte amministrative?
Tante potranno essere le proposte che spero vengano discusse in assemblea venerdì sera. Personalmente credo che alla base della riuscita di un nuovo processo partecipativo, tutti debbano essere consapevoli che per l’amministrazione centrale il decentramento non va visto come “una cessione di potere”, ma deve essere percepito come uno stimolo partecipativo e direi quasi una forma di “garanzia” delle scelte che si intraprenderanno.

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