mercoledì 25 settembre 2013

Sicurezza: la risposta è un nuovo assetto collettivo

Tra le tante reazioni politiche all'attentato incendiario di ieri notte segnalo questa del Coordinamento della Rete Ecocivici.

Esprimiamo solidarietà e vicinanza al Comando di Polizia locale e a tutti gli agenti che a Paderno Dugnano operano con impegno e coraggio a tutela della sicurezza e per la legalità di noi tutti. L'attacco di questa notte è chiaramente un atto intimidatorio della criminalità, che con questo gesto non solo minaccia il livello istituzionale, ma la comunità locale padernese tutta, fatto con l'intenzione di marcare la propria presenza e la propria volontà di dominio nel territorio.

Dopo il summit mafioso del 2010 nel nostro Centro Falcone Borsellino e le implicazioni locali emerse nell'operazione "Infinito", dopo le intimidazioni all'Assessore Di Maio e l'episodio della bomba dello scorso 22 febbraio al Comando di Polizia locale, dopo i numerosi furti e intimidazioni a commercianti e cittadini padernesi, questo nuovo attentato segna un’escalation preoccupante che testimonia la vitalità delle organizzazioni criminali, vitalità che bisogna disinnescare insieme e con un impegno maggiore. Occorre che non vi sia omertà ma coraggio e determinazione, da parte di tutte e tutti.
La coscienza critica e democratica nel nostro Paese sono cresciute, ma c'è un problema, che è quello del parlare con il pronome "io io io" e se non si inizierà a parlare con il "noi", cioè con l’attenzione all'interesse comune e per il bene comune, andrà sempre peggio. Le istituzioni, le forze dell'ordine impegnate in prima linea, noi cittadini padernesi tutti, abbiamo invece bisogno della politica del "NOI".
Abbiamo bisogno di un approccio alla sicurezza diverso, che sostituisca il modello concettuale d'azione “re-attiva” ad un modello di azione “pro-attiva”.Essere reattivi è quando ci sono cose che accadono e la modalità di risposta è la reazione, senza creare cambiamento, cosa invece che viene perseguita nell'essere pro-attivi, quando cioè ciascuno diventa responsabile e attivo in prima persona, quando le politiche per la sicurezza della città vedono un cambiamento degli attori coinvolti nella realizzazione delle misure e degli interventi: non più le sole forze dell'ordine, ma i cittadini, i servizi sociali, l'associazionismo e il volontariato, le imprese private, le istituzioni scolastiche.
Questa deve essere a nostro avviso la risposta da mettere in campo a Paderno Dugnano. Ora, adesso. Ci vuole un nuovo assetto "collettivo" chiaro, trasparente, coordinato. Nessuno deve poter pensare di riuscire fare da padrone della nostra Comunità locale.
Ancora solidarietà al Comando di Polizia locale e ai suoi agenti, con l'augurio di un buon lavoro.

Coordinamento Rete Ecocivici di Paderno Dugnano


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