venerdì 9 agosto 2013

Alla Tilane il degrado amministrativo è in mostra 365 giorni l'anno

Ieri pomeriggio, approfittando della pausa dell'afa concessa dalla sconfitta parziale dell'anticiclone africano, ho fatto una puntata in biblioteca e ho scattato queste foto che dimostrano se ancora qualcuno avesse dei dubbi che questa amministrazione non ha mai accettato, condiviso e fatto proprio il progetto di sviluppo culturale e urbanistico rappresentato dal complesso Tilane, costituito da biblioteca, centro culturale, caffè letterario e piazza porticata pedonale.
Le immagini che illustrano questo post sono chiare ed evidenti. Oltre a quella che mostra il degrado perenne della "fontana" che ha bisogno urgente di un'intervento risolutore nel senso che o la si mette in condizione di esistere in quanto tale o la si trasforma in qualcosa d'altro, c'è l'immagine che documenta lo stato deplorevole nel quale viene lasciato uno dei due ingressi pedonali alla piazza della Divina Commedia e al complesso.
Si tratta del varco meridionale alla piazza, quello che dà sulla via Dossetti. E' l'accesso forse più utilizzato dai visitatori perché, a differenza di quello settentrionale, è servito da una vasta area di parcheggio e perché stando ai progetti contenuti nel PGT è quello che metterà in collegamento la piazza della Biblioteca con la nuova stazione Trenord di Paderno. 
Ebbene la porta Sud della Tilane è quella dell'immondizia che accoglie i visitatori con una ben ordinata doppia fila di bidoni colorati che con tutta la buona volontà sarebbe difficile considerare una "installazione" artistica. 
Ma come è possibile che nessuno dei dirigenti comunali e dei governanti si renda conto che questa situazione è inaccettabile e autolesionista? Va bene non amare la Tilane, averla combattuta quando si era all'opposizione di chi l'ha voluta e costruita, va bene sottovalutarne il potenziale e non considerarla una risorsa fondamentale per il futuro della città, ma trattarla in modo peggiore di come si tratta un qualunque condominio è troppo. 
Le abitazioni e i condomini sono infatti tenuti a conservare in luoghi appositi all'interno degli edifici i bidoni della raccolta differenziata dei rifiuti che vengono esposti sulla pubblica strada solo nei giorni di raccolta. Perché invece quelli della biblioteca sono messi in fila nel passaggio pedonale d'ingresso al complesso e vengono mantenuti esposti in bella vista 365 giorni l'anno?
Ma possibile che nessuno si renda conto che questo svalorizza e degrada l'immagine della Biblioteca e dell'amministrazione che dovrebbe gestirla?

1 commento:

Anonimo ha detto...

Io non sono affatto daccordo, anzi sono del tutto sconcertato dall'ipotesi di una nuova stazione.
Non solo per il fatto che sono già stati spesi dei soldi pubblici (cioè nostri) per sistemare la stazione attuale, ma perchè quei soldi (diverse milioni di euro) avrebbero una destinazione migliore, se investiti nel miglioramento delle fnm.
Proprio ieri parlavo con un amico pendolare di Bovisio che è rimasto sorpreso dal fatto che con tutti i problemi che si riscontrano, che io riscontro, che tutti riscontrano sulla linea, si pensi a delle nuove stazioni. Solo chi non usa i mezzi pubblici regolarmente può pensare che la priorità sia un tale intervento.
Andrea