giovedì 13 giugno 2013

Un PGT fatto su misura della rendita fondiaria e della proprietà immobiliare

Ricevo da Gianfranco Massetti questo commento sul PGT che la destra approverà entro fine settimana nella più totale indifferenza della città, distratta dall'urgenza di più pressanti problemi. Ma il destino del territorio peserà su quello dei padernesi i quali sembrano non comprendere che il loro disagio è aggravato dal fatto di vivere in una non città che il piano di Alparone-Bogani condanna a rimanere immobile. Un territorio senza indentità nè futuro, un'area speculativa consegnata alla rendita e alla proprietà immobiliare.

PGT: un brutto traguardo
La Regione e la Provincia “demoliscono” il PGT di Bogani
L’approvazione definitiva del PGT è prevista per sabato 15 giugno. Appena in tempo. Il Centrodestra si vanterà di questo suo successo (noi si e voi no), presunto. Presunto perché non hanno fatto presto e bene, ma tardi e male. Dopo aver detto, nel 2009,che in qualche mese avrebbero terminato il PGT che il centrosinistra non era riuscito ad approvare, sono passati 4 anni, molte spese per approvare in via definitiva un PGT brutto, mal fatto, peggiorato nelle Controdeduzioni e bocciato da Regione e Provincia. Lo bocciano nella sostanza e lo approvano nella forma, potenza dell’ipocrisia filo leghista. Tre riflessioni.
Le controdeduzioni
Abbiamo più volte detto che il PGT, adottato nel dicembre 2012, aveva forti pecche. Per questo il PD ha prima fatto degli emendamenti per cercare di miglioralo e poi ha presentato delle Osservazioni, come prevede la legge. Queste osservazioni insieme ad altre 260 di cittadini, associazioni e partiti sono state viste dalla Giunta che nel “controdedurle” ha peggiorato la qualità del PGT adottato . Ulteriore consumo di suolo libero nel Parco del Seveso e nelle aree del Parco Grugnotorto; peggiorata l’alta trasformabilità, ampliata la possibilità di costruire nelle aree agricole e tantissimi regali puntuali. Perché ad osservazioni analoghe ci sono risposte diverse (Oss.122-123-124-125)? Perché certe aree industriali diventano ad alta trasformabilità ed altre no? Perché certe aree diventano subito edificabili ed altre solo con piani attuativi? Dov’è l’interesse pubblico in queste scelte? Unica nota positiva :la bocciatura generale del Polo scolastico di Calderara.
La Provincia
La Provincia da un parere di compatibilità condizionata con il PTCP ma fa numerosissime osservazioni . Ne riporto testualmente alcune. Chiede di “approfondire la trattazione dei centri storici motivando i discostamenti” , chiede di “precisare il complessivo sistema di tutti i vincoli compreso il perimetro del PLIS”, dice che “manca una definizione puntuale e organica di un progetto di rete ecologica comunale” e suggerisce una “generale revisione dell’impianto del quadro cartografico”. Afferma che si rende necessario “rivedere la strategia” del Piano dei Servizi, dice no alla “riduzione del PLIS per l’ambito di trasformazione AT8 e di rivedere quello del Villaggio Ambrosiano. Chiede infine di prevedere una quota di edilizia convenzionata di almeno il 20% nell’housing sociale. Le risposte? Evasive e al limite della legittimità.

La Regione
E’ ancora più esplicita e dura e mette in discussione tutto l’impianto del PGT. E’ tutto un bombardamento della logica e delle incongruenze del PGT. Farne una sintesi è quasi impossibile è tutto da leggere e sono 12 pagine. La Regione afferma che un PGT andrebbe fatto sulle stime di crescita delle popolazione e “non vice versa”. L’housing sociale sembra “sovradimensionato rispetto alla reale domanda”. Sugli Ambiti di trasformazione su suolo libero (AT6 e AT8) "si invita l’AC a svolgere ulteriori riflessioni sulla reale utilità”. “Il PGT avrebbe potuto seguire valutazioni più specifiche”. Sugli incentivi si consiglia di seguire una stima delle capacità edificatorie. I nuovi servizi ,del Piano, sono citati in “modo generico”. Sui 5 obiettivi specifici “si invita l’AC a fornire indicazioni più precise”. Sulla perequazione avverte “di valutare attentamente le modalità di applicazione e la reale praticabilità delle azioni previste dal PGT”. Sulle monetizziazioni avverte che “sarebbe stato opportuno definire con maggiore precisione la tipologia dei servizi che l’AC è tenuta a realizzare utilizzando i proventi”. Sulla documentazione le numerose mappe "non consentono un’interpretazione esaustiva delle informazioni in esse riportate”. Sugli AT1,2,3 ,4 e 5 sulla Comasina si fa obbligo di mettere in capo agli operatori "l’effettiva sostenibilità degli interventi urbanistici rispetto al sistema della mobilità” . Sulle vasche di laminazione ordina di inserirle perche sono un progetto vincolante. Insomma non c’è una cosa che vada bene. Lo dice anche la Regione Lombardia. E noi lo ribadiamo con forza: è un pessimo PGT fatto su misura della rendita fondiaria e della proprietà immobiliare. Proprio quello di cui Paderno Dugnano non aveva bisogno

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