L'uomo
del Colle che tra un mese e mezzo se ne andrà in pensione a godersi
il meritato riposo si è invece inventato una alternativa
imprevedibile a queste due soluzioni: il sinedrio dei saggi, doppio
per di più, con l'evidente obiettivo di prendere tempo. Tirare in
lungo fino a dopo l'elezione del suo successore al quale lasciare in
mano la patata bollente sembra proprio essere lo scopo della sua mossa.
Una mossa teatrale,
poco credibile, ma umanamente comprensibile. Che poteva fare del
resto? Nessuno infatti se l'è sentita di tirargli la croce addosso
più di tanto anche se la destra berlusconiana, convinta di essere
stata danneggiata nelle sue manovre per rientrare in gioco
dall'iniziativa dilatoria del Quirinale, rumoreggia e si agita,
mentre il PD tira il fiato e Grillo sbanda vistosamente a riprova del suo non
saper che fare dei voti che ha inopinatamente preso.
Cosa succederà nei 15 giorni che
mancano all'inizio delle votazioni per il nuovo Presidente della
Repubblica? Stando a quel che ha dichiarato il saggio dei saggi, le sue
due "commissioni" incaricate di presentare ai partiti, la
prima, una ipotesi di riforma istituzionale (legge elettorale e
riforma del Parlamento) condivisa e da votare subito, la seconda una
serie di punti programmatici per rilanciare l'economia anche questi
da votare alla svelta, dovrebbero fare le veci del "governo del
Presidente" che non c'è, mentre Monti che rimane in carica per gli
affari correnti tiene a bada l'Europa. Poi, a Camere riunite, si
giocherà la partita cruciale della elezione del Presidente che vede favorito
il centro sinistra al quale mancano solo una manciata di voti per eleggere il suo
candidato a maggioranza.
Un presidente molto diverso e lontano da quello che
vorrebbe Berlusconi, che potrà finalmente sciogliere questo Parlamento impotente a formare un Governo e ridarà agli italiani la responsabilità di salvarsi. Crescere e cambiare, o rinunciare ad essere Stato.
1 commento:
Ci si lamenta sempre che in questo paese non si fanno le riforme, e invece senza che se ne sia accorto nessuno è stata riformata la costituzione. Invece di nominare un presidente del consiglio e mandarlo alle camere per far esprimere il Parlamento ora il Presidente può inventarsi un mandato esplorativo e poi commissioni di saggi senza che il Parlamento eletto abbia mai potuto votare.
O, almeno, spero che la costituzione sia stata riformata in questo senso.
Perché se non fosse così quello che dovrebbe essere il suo garante, il Presidente della Reppubblica, sarebbe da mettere in stato d'accusa per la sua palese violazione.
Intendiamoci, nulla di così diverso dal solito in un paese fuorilegge come il nostro (come da condanne delle corti europee che sono così frequenti che ci siamo abituati e non fanno più notizia).
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