mercoledì 27 febbraio 2013

Elezioni: il vero vincitore è il debito pubblico

Ricevo dall'amico Favrin questo commento sui risultati elettorali visti in un'ottica diversa dal solito. Egli esprime un punto di vista liberale classico, non banale, che segnalo ai lettori.

Permettetemi di esprimere un’opinione un po’ meno provinciale in questo mondo globalizzato. Secondo il mio parere i veri sconfitti di queste elezioni nella provincia Italia sono: la Commissione Europea, la BCE, il Fondo Monetario Internazionale, qualche grande banca d’affari USA, qualche società di raiting, le cancellerie delle province nordeuropee, il cui candidato Mario Monti non è stato riconfermato premier come nei loro disegni.
Il vincitore invece è il debito pubblico italiano,che permette agli sconfitti di tenere l’Italia sotto scacco sull’orlo del baratro, i quali coi loro rating, i loro spread fanno aumentare la spesa per interessi sul debito.
Pensare che il debito possa essere rifinanziato all’infinito da un prestatore di ultima istanza con libertà di stampa "di cartamoneta” è pura illusione. Weimar insegni.
E allora? Propongo una riflessione. Qual’è l’istituzione che può permettersi il mantenimento di cinque burocrazie: Bruxelles, governi nazionali, regioni, provincie, comuni, il cui compito è quello di ridistribuire ricchezze che non ci sono più? Un’ultima riflessione, non è assolutamente vero che il mercato non si autoregola, in mancanza di regole il mercato, attualmente si sta autoregolando, naturalmente non in modo indolore.
Pierino Favrin

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