Questa settimana l’attenzione si focalizza su Calderara. Ben tre iniziative che cercano di capire quale sarà il futuro di questo quartiere. Mercoledì 6 febbraio il PD metterà al centro i temi del PGT, della sicurezza, della 167 e della Rho/Monza. Poi giovedì 7 gli Ecocivici illustreranno le loro opinioni sugli effetti del PGT sul quartiere ed infine l’Amministrazione Comunale ,venerdì 8, illustrerà le sue proposte sul contestato Polo scolastico.
Bene. Alcune osservazioni per aiutare
la discussione.
1.Sicurezza.
E’ stata segnalata, da più parti e
da più quartieri, una recrudescenza dei furti in appartamento. E’
così? Dov’è l’attenzione di tanta parte del centro destra,
anche locale, che per anni ha cavalcato questo tema per mettere
paura? Quali iniziative sono state messe in campo in questi anni?
Nessuna. Non solo ma oggi non sappiamo, con ragionevole esattezza,
se il fenomeno, da noi, è in aumento o in diminuzione.
Perché non si è continuato a fare un
Rapporto statistico sulla sicurezza urbana, iniziato nel marzo 2008?
Rapporto che aveva tra gli allegati una tabella statistica anche
sulle tipologie e sulla frequenza dei reati. Forse un rapporto
annuale dal 2008 ad oggi avrebbe permesso a tutti gli operatori e a
tutti i cittadini di capire l’evolversi del fenomeno e a cercare
le contromisure appropriate. Invece non si è fatto nulla.
2.Trasformazione del diritto di
superficie in diritto di proprietà.
Su questo tema, da tempo ,il comitato
Caraterramia, ha messo in campo analisi e proposte che vale la pena
di prendere in seria considerazione. Innanzitutto perché sembra
ormai assodato che esiste uno spazio politico-amministrativo per
rispondere a quella esigenza di parità di trattamento tra i
cittadini nel riscatto del diritto del suolo della loro prima casa.
Un diritto che non deve trasformarsi in occasione per fare cassa ma
per implementare le risorse da finalizzare a nuove opportunità di
casa per le fasce più deboli della popolazione.
3.Polo scolastico
Forse vale la pena ritornarvi per
ragionare insieme. Come PD, sia in commissione che in
Consiglio, ci siamo opposti a questo progetto. Certamente non per
spirito di contraddizione. Abbiamo fatto delle obiezioni di senso,
essendo evidente a tutti che una scuola nuova è meglio che una
scuola vecchia.(Catalano).
1° Per fare un progetto di un nuovo
edificio scolastico in sostituzione della Don Milani bisogna aver
prima fatto una perizia per valutare i costi di ammodernamento a
fronte dei costi di un nuovo edificio. Questo non è stato detto.
2° Per fare un’ipotesi fondata sulla
partecipazione di risorse private ci vuole un operatore economico
disponibile. O per lo meno una valutazione dei costi e dei metri cubi
in gioco tali da finanziare l’operazione. Questo non è stato
detto.
3° I cittadini di Calderara, e in
generale di Paderno Dugnano, hanno il diritto di sapere quali e
quanti alloggi dovrebbero sorgere nell’area pubblica oggi destinata
a scuola elementare. Con quali conseguenze sul traffico e sulla
viabilità.
4° E’ evidente a tutti che il saldo
(quantitativo) dei servizi per Calderara sarebbe negativo. Oggi ci
sono due scuole e due aree pubbliche, domani ci sarà solo un area
pubblica con due scuole.
5° L’attuale scuola elementare ha
uno spazio esterno giusto e adeguato al numero degli alunni e lo
spazio esterno è importante quanto quello interno. Lo stesso accade
per la scuola media. Domani sia la scuola elementare che quella media
avrebbero uno spazio più risicato e il quartiere perderebbe uno
parco pubblico.
6°. La collocazione della scuola
elementare nell’area verde dell’attuale scuola media
aggraverebbe i problemi di sicurezza e di viabilità già oggi
difficile. Come si immagina l’accesso alla nuova scuola? Sulla via
Erba? sulla via Santi o dalla via Chopin?
Tutti sappiamo come le tre vie ,per
motivi diversi siano già oggi di difficile accesso.
La situazione non potrebbe che
peggiorare a danno della sicurezza di abitanti e di alunni
Mi sembrano sei buone ragioni per
ripensare questa progetto.
Anche di questo parleremo nell’
incontro che il PD ha in programma per mercoledì 6 febbraio.
Vogliamo parlare ma soprattutto
ascoltare anche le ragioni di chi non la pensa come noi e vi vede
invece un progetto positivo per il quartiere.
Solo dopo decideremo se e come
presentare un’osservazione formale al consiglio comunale.
Gianfranco Massetti
2 commenti:
Stasera c'è anche la riunione sui Quartieri di Centrare il futuro. Purtroppo molto male pubblicizzata.
O troppo o niente :-)
Mi devo correggere, documentandomi meglio ho visto che Centriamo il futuro ha correttamente informato le associazioni e i partiti padernesi. Chiedo scusa all'Associazione e cercherò di rendere al più presto disponibili i video della serata (che ha avuto un buon successo di pubblico) per chi non ha potuto partecipare.
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