Si sono appena spenti i riflettori
sulle primarie nazionali e subito i volontari del centro sinistra
padernese devono attivarsi per le primarie dalle quali dovrà uscire
il loro candidato alle elezioni regionali della Lombardia. L'impegno è girare pagina dopo tanti anni di malgoverno del centro
destra e allo strapotere personale di Roberto Formigoni.
Si voterà dalle ore 8.00 alle ore
20.00 di sabato 15 dicembre 2012 in un solo seggio, quello di via
Martin L. King a Cassina Amata. Questa volta non è previsto il secondo turno di
ballottaggio. Chi non potesse raggiungere il proprio
seggio potrà chiedere ai coordinamenti provinciali di votare fuori
sede entro le ore 20 di giovedì 13 dicembre.
La partecipazione alle Primarie indette
da Patto Civico (amministratori locali, associazioni e realtà
civiche) appoggiato dai partiti del centro sinistra (PD, PRC-PdCI,
IdV, SEL) è aperta a tutte le cittadine e i cittadini italiani
residenti in Lombardia, in possesso dei requisiti previsti dalla
legge; alle cittadine e ai cittadini dell'Unione Europea residenti in
Lombardia; alle cittadine e ai cittadini di altri Paesi, residenti in
Lombardia e in possesso di regolare permesso di soggiorno e carta
d'identità; ai giovani residenti in Lombardia che abbiano compiuto i
16 anni entro il 15 dicembre 2012. Gli elettori dovranno versare un
contributo alle spese organizzative di almeno 1 euro e fornire i
propri dati anagrafici.
I candidati alla presidenza della
Regione Lombardia sono tre:
Umberto AMBROSOLI, nato a Milano nel 1971, è sposato con
Alessandra con cui ha tre figli tra i quattro e i nove anni: Giorgio,
Annina e Martino.
Tra le esperienze giovanili annovera
l'elezione nel consiglio di istituto del Liceo Classico Manzoni per a
lista Iniziativa laica; è stato anche componente del consiglio
scolastico distrettuale. Ha vissuto l'esperienza scoutistica
nell'Agesci.
A Milano ha conseguito la maturità
classica, si è laureato in Giurisprudenza all'Università degli
Studi ed è divenuto avvocato penalista; ha approfondito il tema
della responsabilità in modo particolare nel settore dei reati dei
“colletti bianchi".
È attualmente componente di due
organismi di vigilanza ed è stato nominato dalla Banca d'Italia in
tre comitati di sorveglianza in procedure di rigore relative ad
istituiti e società lombarde.
Nel 2009 ha pubblicato il libro
"Qualunque cosa succeda", che narra la vicenda umana,
civica e professionale del padre, l'avvocato Giorgio Ambrosoli,
assassinato l'11 luglio 1979 da un sicario reclutato dal banchiere
siciliano Michele Sindona, sulle cui attività indagava nell'ambito
dell'incarico affidatogli dalla Banca d'Italia di commissario
liquidatore della Banca Privata Italiana.
La divulgazione dell'esempio del padre
lo ha portato a realizzare oltre trecentocinquanta incontri pubblici
dal 2009 ad oggi, con particolare attenzione alle scuole medie
superiori, sui temi della legalità e della responsabilità
civile di ogni cittadino.
L’8 novembre 2012, su sollecitazione
di cittadini, associazioni e pubblici amministratori della Lombardia
e in sintonia con molti ambiti politici orientati al cambiamento e al
rinnovamento della Regione, ha accettato la candidatura come garante
di una ampia coalizione del centrosinistra per le prossime elezioni
regionali.
Alessandra
KUSTERMANN, 59 anni, è dal 2009 la Direttrice
dell'Unità Operativa Complessa di Ostetricia e Ginecologia del
Pronto Soccorso della Clinica Mangiagalli. In precedenza (dal 1989) è
stata responsabile della diagnosi prenatale.
È stata la prima donna a essere
nominata primario ginecologo in cento anni di storia della
Mangiagalli. È una figura di spicco nei servizi di Ostetricia e
Ginecologia in Italia e le sue capacità nella cura delle patologie
della gravidanza e dei nascituri sono riconosciute a livello
internazionale.
Alessandra collabora da sempre con le
istituzioni della città di Milano e della Regione Lombardia, e con
istituzioni nazionali ed europee, dalla Caritas alla Polizia e ai
Carabinieri, dalle Università ai consultori familiari, dai Ministeri
agli Assessorati, fino al Consiglio d'Europa.
Ha realizzato negli ultimi vent'anni il
Centro contro la Violenza Sessuale e il Centro contro la Violenza
Domestica, cui si è aggiunto recentemente lo Sportello per Bambini e
Adolescenti Maltrattati, che assistono quotidianamente centinaia di
donne, uomini e bambini maltrattati, abusati, abbandonati e si
prendono cura del loro futuro.
È stata sempre convinta
dell'importanza che le donne possano abortire in sicurezza, ma si è
sempre battuta con lo stesso vigore per le politiche di sostegno alla
vita.
Alessandra ha assunto ruoli importanti
in ambito europeo (due Progetti finanziati dall'Europa – SVELA e
LEXOP), in ambito nazionale (Membro del Consiglio Superiore della
Sanità, Collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri
– Dipartimento per i Diritti e le Pari Opportunità, collaborazione
con il Ministero della Sanità) e in sede di amministrazione locale
(Regione, Provincia e Comune). Le istituzioni con cui ha collaborato
sono state sia del centro-destra che del centro-sinistra.
Alessandra ha ricevuto le tre più
importanti onorificenze lombarde: l'Ambrogino d'Oro del Comune di
Milano (2010), il Sigillo Longobardo del Consiglio Regionale della
Lombardia (2008), la Medaglia d'Oro di riconoscenza della Provincia
di Milano al Soccorso per la Violenza
Sessuale Domestica
(2007).
Durante gli studi universitari, a
vent'anni, Alessandra si è sposata. Sono nati Viola nel 1975 e
Pietro nel 1979. Oggi a loro si è aggiunto Francesco, di 27 anni,
figlio dell'attuale compagno Gianni Nardozzi, con cui Alessandra vive
dal 1997.
Andrea DI STEFANO, ha 48 anni, è
giornalista, si occupa da sempre di economia e finanza etica. Direttore di Valori, rivista mensile,
cartacea e on line, promossa da Banca Etica che si occupa di economia
sociale, finanza etica e sostenibilità. Collabora con Rainews 24,
LaRepubblica, Il Fatto Quotidiano on-line e l'Agenzia dei Giornali
Locali del Gruppo Espresso. Su Popolare Network conduce, con
Gianmarco Bachi, il programma "Il giorno delle locuste",
settimanale di approfondimento di economia e finanza, vincitore del
premio Marconi 2012 per la comunicazione.
Inoltre dal 2007 è membro della
Commissione Centrale di Beneficenza della Fondazione Cariplo, che
opera come corpo intermedio della società per il sostegno al terzo
settore, alla sostenibilità ambientale e economica, alla ricerca e
innovazione.
È responsabile Affari Istituzionali e
Comunicazione per la Novamont S.p.A., società all'avanguardia nel
campo della scienza dei materiali e della Bioeconomia.
È membro, dal 2009, del Comitato
Scientifico di Cervia Ambiente.
È presidente della Cooperativa
Editoriale Circom, che sviluppa progetti editoriali innovativi (tra
cui la rivista Valori) che relazionano ambiente, società e sviluppo
delle nuove tecnologie.
Insieme a Carlo Monguzzi e Emilio
Molinari ha costituito il primo osservatorio contro le ecomafie.
In passato, da giornalista, si è
occupato della tragedia di Val di Stava per Radio Popolare, della
Mafia dei rifiuti, l'amianto a Casale Monferrato e Balangero, il
terremoto in Irpinia, per La Nuova Ecologia, delle Navi dei veleni e
Giorgio Comerio per Cuore.
Ha una compagna, Anna, e due figli,
Leone e Mimosa.
2 commenti:
Non ritengo giusto far pagare ancora per scegliere il candidato del CentroSinistra dopo aver pagato di recente e quando coloro che hanno lavorato non hanno finito ancora di riposarsi.
Facendo questo prelievo allontaniamo la gente dalla politica.
Cosa rispondiamo alla gente che ci inveisce a ragione?
Chiedo nuovo modo di stare con la gente.
Pasquale
Pasquale, la gente "che ci inveisce" non ha ragione. Le primarie non sono una istituzione dello stato sono una libera scelta di partecipazione politica offerta ai cittadini dal PD e dal centro sinistra. Chi vuole partecipa e ne sostiene i costi, chi non vuole amen. Tu sai meglio di me che il partito a Paderno Dugnano è in condizioni economiche molto difficili e se non le paghiamo noi le primarie per scegliere i nostri candidati chi ce le paga? Io scelgo di sostenerle, pagarle e farle, alla pari dei militanti e degli elettori che la pensano come me. Si possono fare online tu dici? Si, ma non "aperte", riservate agli iscritti come fa 5 Stelle e riservate a quelli che hanno dimestichezza con il web che sono ancora una minoranza.
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