domenica 18 novembre 2012

Primarie, un sentiero stretto tra deroghe e proroghe


La data di presentazione delle firme per le candidature alle primarie civiche del centrosinistra in Lombardia, (che si terranno il 15 dicembre) è stata spostata di una settimana. Lo ha deciso il comitato promotore, nella prima riunione che si è tenuta nel pomeriggio di sabato 17 al Pirellone. Nominato presidente del comitato, il sindaco di Lecco, Virginio Brivio. Finora hanno annunciato la loro candidatura Umberto Ambrosoli, Alessandra Kustermann, Roberto Biscardini, Andrea Di Stefano e l'ha ritirata Fabio Pizzul che aveva già raccolto le firme necessarie dopo aver parlato con Ambrosoli.
Le cose che sembra accomunare le primarie nazionali e lombarde del centro sinistra sono la proroga (della consegna delle firme) e la deroga (degli statuti dei partiti). Insomma la nuova istituzione politica introdotta da Prodi nel 2005, viene stiracchiata da tutte le parti e non ha ancora una fisionomia precisa. C'è chi la considera una strategia di selezione della classe dirigente delle forze politiche del centro sinistra basata sulla scelta diretta degli elettori (come avviene in america) e c'è invece chi considera le primarie un mezzo per allargare il consenso e la partecipazione coinvolgendo i cittadini. C'è chi le usa come un grimaldello per scardinare gli equilibri interni del PD senza passare per il congresso, c'è infine chi sottende allo strumento una nuova idea di partito, ridotto a organismo "di servizio", che non elabora programmi di governo perché costruito sull'idea "nuova" che questi sono prerogativa esclusiva dei candidati sostenuti da gruppi di interessi sociali ed economici in competizione. Negli Stati Uniti ad esempio accade proprio questo, ma gli interessi che sostengono le diverse candidature finanziandone le campagne elettorali sono palesi e trasparenti (leggi federali regolamentano le lobbies), mentre da noi questo è ancora poco chiaro tanto è vero che i gruppi di interessi formalmente non sono in gioco e non tutti i finanziatori sono noti.
Io sono un sincero democratico e nello strumento delle primarie ci credo. Osservo però che ci vuole davvero molta fede nella democrazia e nella provvidenziale capacità di scelta dei cittadini (i quali non sanno niente, ma miracolosamente capiscono tutto) per non farsi prendere ogni tanto dai dubbi.

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