martedì 12 gennaio 2010

Ex Tonolli, il Piano di Recupero approvato parla chiaro

L'ex assessore ai Lavori Pubblici, Ernesto Cairoli, ci ha mandato una precisazione in merito alla destinazione dall'area ex Tonolli al Villaggio Ambrosiano definita dalla amministrazione di Centro Sinistra. Ne ripubblico una sintesi.

Ho lavorato in Tonolli dal 1978 al 1994, con l’avvento dell’ENI negli anni ottanta s’incominciò a parlare della possibilità di un impianto d’incenerimento, scelta che non è mai arrivata al tavolo del confronto con le Organizzazioni Sindacali né tanto meno delle varie amministrazioni Comunali che si sono succedute; siamo nel 2010 e per la prima volta in presenza di una richiesta ufficiale fatta dalla “Paderno Energie”.
La precedente Giunta Comunale ha approvato un Piano di Recupero con l’obiettivo di bonificare una vasta area inquinata e creare delle opportunità di lavoro attraverso la realizzazione di capannoni per attività produttive (non artigianali). Nei vari disegni ed allegati al Piano suddetto si vede chiaramente l’ubicazione dei capannoni, dei parcheggi, delle aree a verde e non compaiono altre finalità. All’Amministrazione Comunale spetta il compito di compiere scelte che siano in funzione degli interessi dei cittadini e dello sviluppo economico della città salvaguardando la salute dei cittadini. Il Piano di Recupero approvato e spiegato in Quartiere andava in questa direzione, se ci saranno cambiamenti o stravolgimenti le responsabilità saranno di chi le attuerà.
La richiesta da parte di “Paderno Energia” agli Organi Competenti è stata presentata a dicembre 2009, il cambio di maggioranza al comune è avvenuto a giugno 2009. Il Piano Provinciale Rifiuti, Il Piano di Governo del Territorio in fase di elaborazione e il Piano Generale di sviluppo approvato dalla Giunta e dal Consiglio Comunale non prevedevano inceneritori. Alla luce di questo, qual è l’orientamento del Sindaco, della Giunta, come s’intendono coinvolgere i cittadini su un tema così importane e delicato e i comuni limitrofi di Cormano e Bollate, visto che sono confinanti con l’area interessata?

6 commenti:

Anonimo ha detto...

ciao Ernesto condivido quanto hai detto, però tu condividi quoanto ti preanunciavo nelle varie riunioni per il biomassa e per l'inceneritore?

ernesto ha detto...

Ciao Torracca, non ho mai condiviso altri inceneritori poichè ce ne sono in abbondanza e deve essere incentivato il recupero, il riuso e il risparmio attraverso una modifica degli imballaggi ed altri accorgimenti che sarebbe troppo lungo da spiegare. Parlare di Bio masse in assenza di uno studio di fattibilità e di ricadute ambientali è solo fumo per parlare d'altro. Dici che sei d'accordo con quanto dico, quindi sei contrario alla realizzazione di un inceneritore nell'area ex Tonolli?
Ernesto Cairoli

Anonimo ha detto...

certamente che sono contrario, inoltre ti posso dire che non sono da solo ma in ottima compagnia

Anonimo ha detto...

Per l'anonimo e per Ernesto:
visto che siete d'accordo tutti come mai l'assessore Bogani insiste nel voler costruire il mega inceneritore in via Beccaria.
Quali vantaggi porterebbe a un quartiere già con mille problemi e con un'area altamente inquinata da piombo???
Siamo qui ad aspettare per tirare le somme di questa vicenda che tocca un po tutti da vicino.
Propongo di riunirci da subito in un comitato di cittadini insieme agli abitanti di Ospitaletto di Cormano e di Bollate.
Alfredo Masi

carlo arcari ha detto...

Caro Masi, sono d'accordo con te. Formare un Comitato Civico per dire no alla localizzazione di un nuovo inceneritore a Paderno Dugnano, in particolare in un quartiere come il Villaggio, mi sembra la cosa più giusta da fare. Mi sembra giustissimo anche prevedere che questo comitato si allarghi e coinvolga i cittadini di Ospitaletto e Cassina Nuova. PadernoForum è al servizio di questo Comitato fin d'ora come strumento di comunicazione e mobilitazione.

ernesto ha detto...

Condivido l'idea del Comitato.Personalmente pensavo di acquisire elementi maggiori dall'Amministrazione Comunale in modo da poter poi, insieme ai cittadini che sono disponibili, lanciare l'appello per la costituzione di un comitato che coinvolgesse le realtà territoriali interessate.
Ernesto Cairoli