giovedì 22 novembre 2012

Primarie "aperte" del centro sinistra, una scelta democratica



A tre giorni dall'apertura delle elezioni primarie del centro sinistra l'argomento giustamente è al centro dell'attenzione dei commentatori politici e dei cittadini interessati alla cosa pubblica. I sondaggi si susseguono e vengono utilizzati per avvalorare le previsioni più diverse.
Secondo quello realizzato dal Cise (Centro italiano studi elettorali) della Luiss per il Sole 24 Ore. Bersani è oggi in vantaggio con il 48%, contro il 38% di Renzi. Nichi Vendola, è al 10%. Gli altri due candidati sono su valori ancora più bassi: 3,4 per cento per Laura Puppato e 1% circa per Bruno Tabacci.
Il sondaggio conferma che la percentuale delle persone che hanno intenzione di andare a votare domenica è molto alta: 32% e un altro 7% è incerto. Secondo i rilevatori del Cise, il 70% di coloro che hanno intenzione di votare Bersani ha votato per il Pd nelle ultime elezioni politiche. Renzi invece, sembra essere più bravo a pescare nel bacino degli (ex) elettori del centrodestra. Tra i suoi potenziali elettori, infatti, meno della metà ha votato Pd nel 2008, mentre il resto proviene da partiti del centrodestra (a cominciare dal Pdl: 28%).
Le primarie all'italiana sono per loro natura  "aperte" anche al  voto degli avversari politici che le usano per tentare di influire sul risultato. E' un rischio che il PD e il centro sinistra hanno voluto correre e l'affluenza alle urne ci dirà quanti elettori di centro destra hanno scelto di sfruttare questa opportunità. Difficilmente a Paderno Dugnano vedremo noti esponenti della destra cittadina presentarsi ai seggi, anche se sicuramente molti "cani sciolti" lo faranno. Chi vota infatti deve firmare, ed è giusto che lo faccia, la propria adesione ai valori propri del centrosinistra che sono in gran parte diversi e contrari di quelli del centrodestra. Ma fa tutto parte del gioco democratico che guarda a un futuro migliore del nostro Paese scommettendo sulla crescita della coscienza democratica dei cittadini.
L'Italia uscirà dalla miseria morale solo quando ognuno di noi si sentirà responsabile, per se’ e per gli altri, delle proprie opinioni, portando rispetto a quelle degli altri, senza strumentalizzarle o sfruttarle.

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