mercoledì 7 novembre 2012

Obama: ha vinto la testa e la pancia sta zitta (finalmente)


Obama ha vinto e si prepara a realizzare, nel secondo mandato presidenziale, le sue promesse. Il presidente democratico che resterà in carica per altri 4 anni ha conquistato 303 voti dei grandi elettori contro i 206 di Romney. Nel suo discorso il vincitore ha affermato: "Crediamo in un'America generosa, compassionevole e tollerante" e ha assicurato "Finirò quello che ho iniziato. Il meglio deve ancora venire".
Anche i commentatori italiani che hanno seguito la grande sfida hanno ammesso che quella di Obama è stata la vittoria dell'America nuova su un'America vecchia e superata.
I quotidiani italiani hanno chiuso prima le loro edizioni cartacee e non sono in edicola con titoli e commenti puntuali pertanto bisogna sfogliare le edizioni online per avere una panoramica dei principali commenti.
Il Corriere.it  titola "Festa per Obama, di nuovo presidente", mostrando una grande foto di Barak (Benedetto) e della sua famiglia tutta al femminile. Il box dei commenti sottolinea la vittoria della America nuova su quella vecchia perché questa volta "ha vinto la testa mentre la pancia sta zitta". Un risultato questo che dovremmo augurarci anche in Italia.
La Stampa.it sottolinea che oltre a questo voto in molti degli States si votavano anche referendum significativi  in tema di diritti civili, come le nozze gay e la legalizzazione della marijuana che hanno dato all'America un volto più progressista. Il quotidiano torinese ricorda infine che le prossime sfide del vincitore saranno "Economia e immigrazione".
La Repubblica.it riassume così i numerosi titoli dei suoi servizi dagli Usa: "Obama trionfa: siamo un solo Paese". Nel catenaccione sotto il titolo principale un titoletto ci ricorda in che mondo reale viviamo: "Il trionfo di Barak, congratulazioni dal mondo su twitter".
Il Giornale.it ammette la grande vittoria di Obama, ma in un  titolo assurdo sostiene che egli "ha deluso l'America". Deve essere per questo che ha vinto a valanga. In un altro dice che "L'America, ricca, ma infelice, ha scelto il suo guaritore". Patetici i reazionari italiani, orfani di Silvio. Nun ce vonno sta, come si dice a Roma.
Dell'Unità.it che apre con un megaritratto del confermato presidente segnalo invece la vignetta di Staino: due cardinali e il Papa che discutono delle elezioni Usa. Uno dice: "Negli States o vince uno o vince l'altro" e il Pontefice scandalizzato "Barbari, nessuno spazio per il Terzo Polo".

2 commenti:

Franco ha detto...

Speriamo sia di buon auspicio ed esempio anche da noi, per il voto regionale di gennaio.

Franco.

Anonimo ha detto...

" il meglio deve ancora venire", dice Obama nel giorno della sua riconferma; lo sperano gli americani e lo spera anche tutto il resto del mondo, perchè, occorre essere onesti, i primi quattro anni non hanno risposto appieno alle aspettative. vero è che nel primo quadriennio i presidenti USA sono spesso un poco più prudenti, per il timore di commettere errori che possano metterne a rischio la rielezione; forse, il solo reagan, per restare ai presidenti più recenti, aveva da subito impresso una svolta decisa e di grande incisività.
sono convinto comunque che obama sia meglio di romney, anche se, è giusto dirlo, quella del 2012 è stata per entrambi una campagna elettorale di bassissimo profilo, in cui il confronto sui contenuti a latitato.
avanti, quindi; ora sta a lui dimostrare di non essere "the great political swindle", come provocatoriamente lo ha definito qualche commentatore repubblicano.
un cordiale saluto
andrea favrin

p.s. trovo comunque sempre divertente, il modo in cui l'opinione pubblica e la classe politica italiana si schierino e gioiscano per la vittoria di uno o dell'altro candidato nelle elezioni straniere; come se, chessò, bersani avesse realmente a spartire qualcosa con obama, o angelino alfano potesse considerarsi l'equivalente nostrano di david cameron!