lunedì 19 novembre 2012

22mila euro per sostenere le donne della Sierra Leone


Segnalo ai lettori il comunicato stampa di COOPI sui risultati dell'asta "Borse per l'Africa" organizzata per finanziare programmi di sostegno  delle donne della Sierra Leone.

Molto positivi i risultati della terza edizione dell’asta-evento "Bags for Africa",  organizzata dall’ong COOPI – Cooperazione Internazionale (nella foto una borsa di Gucci)
L’asta che si è svolta il 14 novembre in Triennale è stata una dimostrazione di solidarietà della moda italiana verso un mondo dove la moda non è ancora un settore così sviluppato. Le donne inserite nel programma per l’emancipazione femminile“D come Sviluppo, il futuro della Sierra Leone è donna” potranno beneficiare di 22.000 euro, raccolti durante l’asta.
Grazie a questi fondi saranno organizzati nuovi di corsi di formazione dedicati alle future leader di comunità. Tali donne un domani potranno portare avanti le loro istanze di emancipazione davanti ad autorità ed istituzioni locali. Oltre ai corsi di formazione, si organizzerà inoltre una campagna di advocacy e sensibilizzazione a livello comunitario.
Erano visibilmente motivate le circa 400 persone presenti in sala. Non solo perché la loro offerta sarebbe andata a favorire concretamente lo sviluppo socio economico delle donne della Sierra Leone ma anche perché a fine serata si sarebbero portate a casa veri e propri pezzi unici, progettati esclusivamente per Bags for Africa.
Le borse che hanno riscosso più successo sono state Alberta Ferretti, Balenciaga, Gucci e Salvatore Ferragamo. Oltre ai rappresentanti della case di moda, presenti anche la vice Presidente di Camera della Moda Giovanna Gentile Ferragamo, il conduttore televisivo Enzo Miccio, la direttrice di Chistie’s Clarice Pecori Giraldi, il Presidente di COOPI Claudio Ceravolo, Paola Saltari in rappresentanza di Vanity Fair e Laura Morino per Morino Studio.
Infine, è Martina Maggiorelli la giovane stilista dello IED che ha vinto la menzione speciale per la borsa prodotta con più criteri di “artigianalità” e “sostenibilità”. La sua pochette è stata infatti realizzata con scarti di tessuto ridotti a strisce e lavorati a telaio.

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