Ho già spiegato in un post precedente
quanto è facile con il sistema di voto vigente, comprare e vendere
migliaia di voti controllati inserendo nelle urne elettorali delle schede già
compilate con la complicità degli elettori corrotti. Ma questa
realtà (i facili brogli elettorali), favorita da un sistema di voto
antidiluviano a base di carta e matite copiative, non sembra
preoccupare nessuno, e nemmeno l'internettiano Grillo,
considera l'adozione di un sistema di voto sicuro (basterebbe
installare un normale sportello tipo Bancomat in ogni seggio) la
prima e più urgente riforma da fare.
Ma torniamo a Zambetti e ai suoi voti
di preferenza sui quali si allunga per gli inquirenti milanesi l'ombra della
'ndrangheta. Quanti voti ha raccolto l'ex assessore azzurro a Paderno Dugnano
alle elezioni del 2010? Dai dati pubblicati sul sito comunale risulta che su 7.289 voti assegnati al PdL solo 101
sono stati quelli dati a Zambetti che si è così qualificato al
sesto posto per numero di preferenze tra i candidati del suo partito, dietro
Zuffada, Maullo, Colucci, Sala, De Biasi, ma davanti a Romano La
Russa.
Un terzo dei consensi Zambetti li ha ottenuti nei seggi del quartiere Paderno (38), il resto è arrivato
dai quartieri Calderara, Villaggio Ambrosiano, Palazzolo, Dugnano.
Pochissimi quelli di Incirano e Cassina Amata.
I 101 voti di Paderno Dugnano sono circa
l'1% del totale dei voti raccolti da Zambetti nei 1.546 comuni della Lombardia. Sono molti o sono pochi?
Nessun commento:
Posta un commento