venerdì 12 ottobre 2012

PGT: per le piste ciclabili opzione zero


Che spazio ha nel PGT proposto dalla giunta di destra padernese la mobilità ciclopedonale? Analizzando il documento firmato dal vicesindaco Bogani,  che gronda "ambiente" da tutte le pagine o quasi, si ha la conferma che per l'assessore leghista al Territorio la viabilità basata sull'uso delle due ruote è solo una parola da usare per accreditare una visione che nella pratica invece non si persegue, ma si rifiuta.
Il Piano di Governo de Territorio presentato nei giorni scorsi nei quartieri dai massimi vertici comunali affronta il problema generale della mobilità parlando (appunto) anche di mobilità ciclopedonale. 
A sinistra vedere la tavola che mostra le piste ciclabili "esistenti" e quelle "in progetto". Una tavola di difficile decifrazione dal momento che è "muta", cioè non enumera né descrive i tracciati, mentre i colori che dovrebbero distinguere le piste che ci sono da quelle futuribili sono praticamente identici.
In sintesi gli interventi previsti nel piano che menzionano le piste ciclabili sono:
1) realizzazione della metro tranvia lungo l’asse della Valassina. Il PGT propone la riqualificazione delle aree interessate dalle stazioni della metrotranvia e la connessione con la rete ciclopedonale;
2) completamento della rete ciclopedonale in funzione del rafforzamento tra i nuclei urbani e i grandi servizi. Tale rete è pensata in stretta connessione con la rete ecologica comunale.
Il testo recita testualmente: "Non sono previsti interventi significativi di nuova infrastrutturazione sulla maglia viaria; il piano di settore della mobilità e la programmazione delle opere pubbliche sono funzionali a risolvere con maggiore incisività le criticità in essere".
Il Piano dei servizi del PGT ripete due o tre volte la frase "individuazione e creazione di piste ciclabili", iniziativa - si afferma -  da cui partire per realizzare una "nuova mobilità dolce, un nuovo modo di spostarsi in città". Peccato che di queste infrastrutture (piste ciclabili) al servizio di questo programma nel Piano triennale delle opere pubbliche 2012-2014 non vi sia nemmeno l'ombra. Inoltre nel Quadro Conoscitivo del PGT si dice espressamente che la rete ciclabile "appare già oggi ben strutturata e connessa agli itinerari di MIBICI" e che non si dovrebbe procedere alla "estensione delle piste ciclabili all’interno delle zone di antica formazione". E si conclude dicendo che si deve: "estendere ulteriormente la rete ciclabile a grande scala lungo gli assi principali (ad esempio lungo il Villoresi) collegando i diversi elementi della rete e connettendo tra loro i quartieri". Insomma piste ciclabili sì, ma solo all'esterno dei quartieri, viste cioè come collegamento tra questi e i comuni vicini. Dello stato miserevole della rete ciclabile non si fa parola se non per negare l'evidenza dicendo che "appare ben strutturata e connessa"
Come si vede sotto le belle parole "verdi" nel PGT non c'è niente per la mobilità ciclabile e per offrire nuovi servizi alle centinaia di cittadini che utilizzano quotidianamente questo mezzo di trasporto. Perché la bicicletta è un mezzo di trasporto individuale alternativo e sostitutivo dei mezzi a motore, non un'attrezzatura sportiva o per il tempo libero.
Io credo che il dibattito sul PGT sia un'occasione per far emergere finalmente quella categoria di cittadini utenti della bicicletta che esprimono una domanda di bisogni e servizi che non è ideologica, come molti amministratori continuano a ritenere, ma concreta ed economicamente determinata. La bicicletta, infatti, è un mezzo usato per lavoro, per andare a scuola o per spostarsi in città, senza pesare sulla spesa pubblica comunale o pesando enormemente meno  della automobili e dei mezzi a motore sia in termini di costi di gestione delle reti, che di costi ambientali e sociali. In tempi di crisi come questo e di fronte alla prospettiva di un medio-lungo periodo in cui cambiare lo stile di vita sarà sempre più  necessario, la mobilità ciclabile può e deve diventare una scelta strategica.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Benissimo, questo e' solo una delle fondamentali differenze,che faranno preferire ai Padernesi,il Centrosinistra,a questa nullaproponente e nullafacente Amministrazione.

Flavio Mariani