Che spazio ha nel PGT proposto dalla giunta di destra padernese la mobilità ciclopedonale?
Analizzando il documento firmato dal vicesindaco Bogani, che gronda "ambiente" da tutte le
pagine o quasi, si ha la conferma che per
l'assessore leghista al Territorio la viabilità basata sull'uso
delle due ruote è solo una parola da usare per accreditare una
visione che nella pratica invece non si persegue, ma si rifiuta.
Il Piano di Governo de Territorio
presentato nei giorni scorsi nei quartieri dai massimi vertici comunali affronta il problema generale della
mobilità parlando (appunto) anche di mobilità
ciclopedonale.
A sinistra vedere la tavola che mostra le piste ciclabili "esistenti" e quelle "in progetto". Una tavola di difficile decifrazione dal momento che è "muta", cioè non enumera né descrive i tracciati, mentre i colori che dovrebbero distinguere le piste che ci sono da quelle futuribili sono praticamente identici.
In sintesi gli interventi previsti nel piano che menzionano le piste ciclabili sono:
1) realizzazione della metro tranvia
lungo l’asse della Valassina. Il PGT propone la riqualificazione
delle aree interessate dalle stazioni della metrotranvia e la
connessione con la rete ciclopedonale;
2) completamento della rete
ciclopedonale in funzione del rafforzamento tra i nuclei urbani e i
grandi servizi. Tale rete è pensata in stretta connessione con la
rete ecologica comunale.
Il testo recita testualmente: "Non sono previsti interventi
significativi di nuova infrastrutturazione sulla maglia viaria; il
piano di settore della mobilità e la programmazione delle opere
pubbliche sono funzionali a risolvere con maggiore incisività le
criticità in essere".
Come si vede sotto le belle parole "verdi" nel
PGT non c'è niente per la mobilità ciclabile e per offrire nuovi
servizi alle centinaia di cittadini che utilizzano quotidianamente
questo mezzo di trasporto. Perché la bicicletta è un mezzo di
trasporto individuale alternativo e sostitutivo dei mezzi a motore,
non un'attrezzatura sportiva o per il tempo libero.
Io credo che il dibattito sul PGT sia un'occasione
per far emergere finalmente quella categoria di cittadini utenti della
bicicletta che esprimono una domanda di bisogni e servizi che non è
ideologica, come molti amministratori continuano a ritenere, ma
concreta ed economicamente determinata. La bicicletta, infatti, è un mezzo
usato per lavoro, per andare a scuola o per spostarsi in città, senza
pesare sulla spesa pubblica comunale o pesando enormemente meno della
automobili e dei mezzi a motore sia in termini di costi di gestione delle reti, che di costi ambientali e sociali. In tempi di crisi come questo e di
fronte alla prospettiva di un medio-lungo periodo in cui cambiare lo stile di vita sarà sempre più necessario, la mobilità ciclabile può e deve diventare una scelta
strategica.
1 commento:
Benissimo, questo e' solo una delle fondamentali differenze,che faranno preferire ai Padernesi,il Centrosinistra,a questa nullaproponente e nullafacente Amministrazione.
Flavio Mariani
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