E' ufficiale: il presidente della
Provincia di Milano Guido Podestà si dimetterà dalla carica.
Podestà, eletto con il Pdl nel 2009, spiegherà oggi le ragioni
delle sue dimissioni a sorpresa, ma sembra chiaro stando ai boatos
che queste dimissioni (vere o annunciate) siano legate alla sua volontà di candidarsi alle
Politiche nel 2013.
La legge impone infatti che i presidenti di Provincia si dimettano sei mesi prima delle consultazioni, pena l'incandidabilità, inoltre dal 1° gennaio 2014 la Provincia come ente sparirà, trasformandosi nella città metropolitana milanese.
Quale futuro politico attende nell'immediato Podestà, vittima illustre del cupio dissolvi berlusconiano, ma soprattutto cosa accadrà alla Provincia in caso di dimissioni? Il prefetto dovrebbe nominare un commissario, come traghettatore per il 2014, cioè fino allo scioglimento dell'ente locale.
La legge impone infatti che i presidenti di Provincia si dimettano sei mesi prima delle consultazioni, pena l'incandidabilità, inoltre dal 1° gennaio 2014 la Provincia come ente sparirà, trasformandosi nella città metropolitana milanese.
Quale futuro politico attende nell'immediato Podestà, vittima illustre del cupio dissolvi berlusconiano, ma soprattutto cosa accadrà alla Provincia in caso di dimissioni? Il prefetto dovrebbe nominare un commissario, come traghettatore per il 2014, cioè fino allo scioglimento dell'ente locale.
2 commenti:
Alla fine non si dimette!
«Andrò avanti per rispettare gli elettori e la maggioranza sempre compatta e responsabile per valorizzare le esigenze e l'interesse dei cittadini. Ci sarebbero tutte le ragioni per dimettersi ma senso del dovere mi impone di rimanere a continuare il mio lavoro, nel rispetto dei cittadini. Il mio partito è il Pdl nonostante forti difficoltà di questo momento e mi concentrerò nel mio ruolo di amministratore con senso delle istituzioni»
Ore 16.30....ha già cambiato idea!...ma si sa, è nel loro stile: mi dimetto non mi dimetto, mi candido non mi candido....
Carola
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