Ricevo dal consigliere del PD, Gianfranco Massetti, questa riflessione sulla vicenda di Energie Locali, società partecipata dall'amministrazione di Paderno Dugnano che la giunta di destra vuole liquidare frettolosamente e sulla quale i partiti di opposizione hanno espresso il loro motivato disaccordo.
Perché bisogna liquidare in fretta Energie Locali, la società di illuminazione pubblica di proprietà dei Comuni di Paderno, Cormano e Sesto San Giovanni? Credo che prima di prendere una qualsiasi decisone sul futuro di questa società ci si debba fare alcune domande:
-ha funzionato male?
-ha debiti o problemi
gestionali?
-ci sono questioni
interpretative/giuridiche che ne complicano la vita ?
Alla prima domanda la
risposta è :ha funzionato bene e ha fatto risparmiare il Comune di
Paderno Dugnano ,di Sesto e di Cormano. Basta saper guardare i conti
dei bilanci dal 2006 al 2010.
Alla seconda domanda la
risposta è: non ha debiti e non ci sono problemi gestionali
irrisolvibili.
Alla terza domanda la
risposta è si! Ci sono serie questioni interpretative,da dirimere.
Soffermiamoci su questa
terza risposta. Due sono i riferimenti
normativi principali,che sembrano confermare la volontà di questa
maggioranza di liquidare la società di pubblica illuminazione. Il dl 78/2010 sulla
partecipazione ad una unica società dei comuni e il dl n.95/2012
detto anche spending review del 7 luglio.
Sia sul primo che sul
secondo ci sono valanghe di interpretazioni. Non solo la seconda è
stata anche interamente contestata dalla Corte Costituzionale
dell’agosto 2012. E ormai molti consigliano di non procedere e di
attendere una sistemazione della normativa che a dir poco è confusa.
Inoltre la normativa fisserebbe una data stringete al
31.12.2013.Quindi secondo molti, più autorevoli di me che si
occupano di questa materia, ad oggi non è proprio chiaro che bisogna
liquidare questa società.
Quanto alle scelte
politiche che sono sottese, qui il discorso è più chiaro. E’ noto
(e confermato) che è l’Amministrazione Comunale di Paderno che ha
avviato il processo di disimpegno dalla Società. Cormano non ne
aveva interesse e Sesto si è poi accodata alla richiesta di
Paderno. Questo ha portato al voto unanime del CdA del 3 Ottobre.
Inoltre sembra che fino a
qualche tempo fa ,ed ancora oggi, c’era un altro Comune (Pero) che
era interessato ad entrare in Energie Locali.
Tutto ciò mi porta a
dire che c’è stata una scelta politica miope e una gestione
pessima. Non credere in EL, non
sostenerla e non rafforzarla in questi anni è stato un errore; così
come avviarne il disimpegno coinvolgendo gli altri Comuni ed
approfittare della normativa confusa per fare cassa..
Una politica che chiude
società, vende servizi e impoverisce la città e, tra l’altro,
lascia senza lavoro tre dipendenti. Ad oggi l’unica lettura è
questa.
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