Il tema era quello dello scioglimento
anticipato della società Energie Locali deciso dalla giunta per
motivi di basso profilo (recupero di 70mila euro dalle quote di
capitale) secondo l'opposizione, che aveva chiesto di poterne
discutere meglio e più approfonditamente in Commissione prima di
portarlo in aula, ma non era stata ascoltata. Pertanto ieri sera,
approfittando di numerose assenze tra le file della maggioranza
(quattro consiglieri), alla minoranza è bastato uscire per far
mancare il numero legale e chiudere anticipatamente la seduta
mandando tutti a casa.
Il sindaco ci è rimasto male anche
perché la mossa che gli era stata ampiamente annunciata dai
capigruppo dell'opposizione, è arrivata in una sera che vedeva il
banco della giunta stranamente molto sguarnito. Erano assenti infatti
tutti gli assessori della Lega e l'assessore Salgaro, un vuoto che
qualcuno ha letto come un visibile segnale delle tensioni che stanno
portando allo sfaldamento di questa maggioranza, dopo le dimissioni
dell'assessore Ruzzon. Dimissioni politiche il cui significato,
chiaro a tutti, Alparone sembra intenzionato a rimuovere
e negare testardamente contro ogni evidenza.
In sintesi la cronaca di questa seduta
breve durata in tutto dalle 21 alle 22.30. Si inizia con il benvenuto
dell'aula al nuovo assessore Torraca e al nuovo consigliere Scurati.
Il capogruppo Coloretti chiede all'amministrazione di chiarire se non
esistono motivi di incompatibilità per la surroga di Scurati che era
consigliere di Energie Locali. Alla domanda ha risposto il Segretario
Generale che ha affermato la compatibilità della surroga dal momento
che Scurati aveva già rassegnato le dimissioni dalla società
partecipata. E' intervenuto ancora Coloretti dichiarando di essere un
po' deluso dalla scelta del sindaco e della maggioranza di ridurre le
dimissioni dell'assessore Ruzzon a un mero fatto personale mentre
invece si tratta di un segnale che indica la crescente sofferenza
dell'amministrazione. Una questione di merito che meritava una
discussione seria e che non può venire liquidata così. A questa
lettura dei fatti si è opposto il sindaco che ha negato una
relazione tra i due fatti confermando che per lui le dimissioni di
Ruzzon erano solo una scelta personale da rispettare come tale, e che
l'equilibrio di bilancio verrà raggiunto senza problemi. Pertanto il
collegamento fatto da Coloretti è fazioso. Il capogruppo Anelli ha
chiuso la discussione dichiarando che l'amministrazione nominando Torraca ha perso
un'occasione per ridurre il numero degli assessori.
Gli altri capigruppo (escluso Cerioni che chiedeva di votare) si sono detti d'accordo con questo percorso che anche Anelli ha accettato chiedendo un impegno a Tonello (che lo ha confermato) per inserirlo nella nuova versione al prossimo Consiglio comunale.
Il secondo Odg di Anelli aveva al
centro il problema grave del femminicidio, cioè la violenza sulle
donne che si configura ormai come una cruenta guerra di genere.
Anelli chiedeva al Consiglio di osservare un minuto di silenzio per
riflettere su questo fatto che ci riguarda tutti da vicino e ci
richiama come cittadini a un impegno personale, politico e culturale,
e alla giunta di sollecitare il Governo a recepire nel nostro
ordinamento la Convenzione del Consiglio d’Europa firmata a
Istanbul che vincola i Paesi aderenti ad azioni e iniziative
importanti di contrasto alla violenza sulle donne, attuando finalmente il Piano Nazionale antiviolenza sostenendo con
finanziamenti adeguati, tutti i centri antiviolenza aderenti alla
Rete nazionale.
Tutti i capigruppo di maggioranza e
opposizione hanno ringraziato Anelli per la sua iniziativa che ha
dato il via a una riflessione collettiva e personale su un tema
importante che sottolinea i nostri ritardi in tema di difesa dei
diritti della persona, riconoscendo che "siamo noi tutti a
doverci interrogare e impegnarci a cambiare la nostra mentalità".
L'aula ha osservato il minuto di silenzio ed espresso il voto
unanime di adesione all'Odg.
Questa bel clima di unanimità però è
finito qui. La giunta ha presentato in discussione il punto relativo
allo scioglimento di Energie Locali e il capogruppo Coloretti,
intervenuto con una mozione d'ordine, ha subito fatto notare che la
maggioranza non aveva il numero sufficiente di consiglieri per
approvarlo e ricordando la richiesta della minoranza di riportarlo in
commissione per approfondire la discussione ha chiesto all'assessore
Tonello titolare della partita di ritirare il punto. Diversamente ha
annunciato l'intenzione di uscire dall'aula e rimandare tutti a casa
per mancanza di numero legale. Tonello ha tentato di dissuaderlo
dicendo che in mattinata aveva inviato una relazione ai consiglieri
sulle ragioni economiche e giuridiche dello scioglimento che ha
definito "un adeguamento normativo alla spending review",
ma inutilmente. Il sindaco è intervenuto per affermare che la mossa
della minoranza è inutile perché il punto verrà riportato in aula
tale e quale lunedì prossimo. Gli ha risposto il consigliere Boggia
mentre tutti i consiglieri dell'opposizione uscivano dai banchi
sottolineando che Alparone aveva confermato la sua volontà di non
mettere in discussione il provvedimento, ma di approvarlo con la
forza dei numeri quando ne avesse avuto la possibilità. Una
posizione arrogante che non meritava altra risposta che quella di
uscire dall'aula e di mandarlo a casa.
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