martedì 23 ottobre 2012

Consiglio Comunale: l'opposizione manda a casa Alparone

Seduta record quella di ieri sera in Consiglio comunale. Record perché è iniziata in ritardo a causa di un guasto tecnico che ha impedito la registrazione video, ma soprattutto perché ha visto ben due ordini del giorno presentati dal capogruppo di PRC-PdCI, Mauro Anelli, raccogliere il voto unanime dell'assemblea, cosa inaudita, e perché per la prima volta la giunta Alparone ha dovuto andare ingloriosamente a casa per mancanza del numero legale, dopo aver presentato il suo primo punto in discussione.
Il tema era quello dello scioglimento anticipato della società Energie Locali deciso dalla giunta per motivi di basso profilo (recupero di 70mila euro dalle quote di capitale) secondo l'opposizione, che aveva chiesto di poterne discutere meglio e più approfonditamente in Commissione prima di portarlo in aula, ma non era stata ascoltata. Pertanto ieri sera, approfittando di numerose assenze tra le file della maggioranza (quattro consiglieri), alla minoranza è bastato uscire per far mancare il numero legale e chiudere anticipatamente la seduta mandando tutti a casa.
Il sindaco ci è rimasto male anche perché la mossa che gli era stata ampiamente annunciata dai capigruppo dell'opposizione, è arrivata in una sera che vedeva il banco della giunta stranamente molto sguarnito. Erano assenti infatti tutti gli assessori della Lega e l'assessore Salgaro, un vuoto che qualcuno ha letto come un visibile segnale delle tensioni che stanno portando allo sfaldamento di questa maggioranza, dopo le dimissioni dell'assessore Ruzzon. Dimissioni politiche il cui significato, chiaro a tutti, Alparone sembra intenzionato a rimuovere e negare testardamente contro ogni evidenza.
In sintesi la cronaca di questa seduta breve durata in tutto dalle 21 alle 22.30. Si inizia con il benvenuto dell'aula al nuovo assessore Torraca e al nuovo consigliere Scurati. Il capogruppo Coloretti chiede all'amministrazione di chiarire se non esistono motivi di incompatibilità per la surroga di Scurati che era consigliere di Energie Locali. Alla domanda ha risposto il Segretario Generale che ha affermato la compatibilità della surroga dal momento che Scurati aveva già rassegnato le dimissioni dalla società partecipata. E' intervenuto ancora Coloretti dichiarando di essere un po' deluso dalla scelta del sindaco e della maggioranza di ridurre le dimissioni dell'assessore Ruzzon a un mero fatto personale mentre invece si tratta di un segnale che indica la crescente sofferenza dell'amministrazione. Una questione di merito che meritava una discussione seria e che non può venire liquidata così. A questa lettura dei fatti si è opposto il sindaco che ha negato una relazione tra i due fatti confermando che per lui le dimissioni di Ruzzon erano solo una scelta personale da rispettare come tale, e che l'equilibrio di bilancio verrà raggiunto senza problemi. Pertanto il collegamento fatto da Coloretti è fazioso. Il capogruppo Anelli ha chiuso la discussione dichiarando che l'amministrazione nominando Torraca ha perso un'occasione per ridurre il numero degli assessori.
E' stata poi la volta dei due Odg presentati da Anelli. Il primo chiedeva alla giunta di farsi promotrice presso il Comune di Milano dell'istituzione del biglietto unico di viaggio sui diversi mezzi che fanno capo alla "Citta Metropolitana" che già esiste in campo trasportistico. L'assessore Tonello ha risposto che esitono diversi progetti in questo senso, ma che non vanno avanti per via dei ritardi che subiscono le opere in corso. Mi-Seregno è vergognosamente ferma da due anni, Mi-Limbiate è ripartita, ma non c'è ancora il progetto definitivo di riqualificazione. L'Odg di Anelli è condivisibile, ma sarebbe meglio riportarlo in Commissione per arricchirlo di contenuti e condividerlo con tutti i gruppi. 
Gli altri capigruppo (escluso Cerioni che chiedeva di votare) si sono detti d'accordo con questo percorso che anche Anelli ha accettato chiedendo un impegno a Tonello (che lo ha confermato) per inserirlo nella nuova versione al prossimo Consiglio comunale.
Il secondo Odg di Anelli aveva al centro il problema grave del femminicidio, cioè la violenza sulle donne che si configura ormai come una cruenta guerra di genere. Anelli chiedeva al Consiglio di osservare un minuto di silenzio per riflettere su questo fatto che ci riguarda tutti da vicino e ci richiama come cittadini a un impegno personale, politico e culturale, e alla giunta di sollecitare il Governo a recepire nel nostro ordinamento la Convenzione del Consiglio d’Europa firmata a Istanbul che vincola i Paesi aderenti ad azioni e iniziative importanti di contrasto alla violenza sulle donne, attuando finalmente il Piano Nazionale antiviolenza sostenendo con finanziamenti adeguati, tutti i centri antiviolenza aderenti alla Rete nazionale.
Tutti i capigruppo di maggioranza e opposizione hanno ringraziato Anelli per la sua iniziativa che ha dato il via a una riflessione collettiva e personale su un tema importante che sottolinea i nostri ritardi in tema di difesa dei diritti della persona, riconoscendo che "siamo noi tutti a doverci interrogare e impegnarci a cambiare la nostra mentalità". L'aula ha osservato il minuto di silenzio ed espresso il voto unanime di adesione all'Odg.
Questa bel clima di unanimità però è finito qui. La giunta ha presentato in discussione il punto relativo allo scioglimento di Energie Locali e il capogruppo Coloretti, intervenuto con una mozione d'ordine, ha subito fatto notare che la maggioranza non aveva il numero sufficiente di consiglieri per approvarlo e ricordando la richiesta della minoranza di riportarlo in commissione per approfondire la discussione ha chiesto all'assessore Tonello titolare della partita di ritirare il punto. Diversamente ha annunciato l'intenzione di uscire dall'aula e rimandare tutti a casa per mancanza di numero legale. Tonello ha tentato di dissuaderlo dicendo che in mattinata aveva inviato una relazione ai consiglieri sulle ragioni economiche e giuridiche dello scioglimento che ha definito "un adeguamento normativo alla spending review", ma inutilmente. Il sindaco è intervenuto per affermare che la mossa della minoranza è inutile perché il punto verrà riportato in aula tale e quale lunedì prossimo. Gli ha risposto il consigliere Boggia mentre tutti i consiglieri dell'opposizione uscivano dai banchi sottolineando che Alparone aveva confermato la sua volontà di non mettere in discussione il provvedimento, ma di approvarlo con la forza dei numeri quando ne avesse avuto la possibilità. Una posizione arrogante che non meritava altra risposta che quella di uscire dall'aula e di mandarlo a casa.  

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