martedì 2 ottobre 2012

Diritto allo studio 2012-13: tagli per 11mila euro


Martedì 25/09 all’8° punto del Consiglio Comunale si è parlato del Piano per il Diritto allo Studio (PDS) 2012/2013.
Per il gruppo consigliare del PD hanno preso la parola Pietro Boggia e Antonella Caniato.
Boggia così riassume il suo intervento:
“Ho preso la parola esprimendo il mio forte imbarazzo nel parlare quest’anno del PDS, nonostante – come apprezzato e condiviso negli anni precedenti - l’impianto generale ricalchi sulla carta quello della precedente amministrazione, ritoccato con i naturali e dovuti aggiustamenti derivanti dal proficuo confronto con le direzioni delle scuole.
Ma quest’anno è successa una cosa estremamente spiacevole che ha in parte annullato i benefici previsti per gli alunni e per le scuole: sono stati effettuati tagli consistenti sulla parte del fondo relativa alla realizzazione dei progetti ideati e realizzati dalle singole istituzioni scolastiche. Tagli per ben 11.000 euro, che hanno creato e stanno tuttora creando seri problemi alle scuole.
Ho voluto ribadire in Consiglio quanto avevo già espresso in Commissione perché ritengo giusto che tutti i consiglieri e tutti i cittadini sappiano come sono realmente andate le cose e possano comprendere la portata negativa dei tagli effettuati dalla Giunta e dal Consiglio.
In fase di discussione del PDS, lo scorso anno (settembre 2011) noi avevamo apprezzato il mantenimento di molte delle positività previste sia in termini di servizi, sia in termini di contributi per lo sviluppo dell’offerta attraverso i fondi destinati ai progetti. Avevamo però invitato Sindaco e Giunta a garantire il rispetto di quegli impegni attraverso l’adeguata copertura finanziaria durante la stesura del Bilancio di Previsione, previsto entro Dicembre 2011. Sindaco e Assessori si erano prodigati a dire che il loro impegno sarebbe andato in quella direzione. Come tutti sanno il Bilancio di previsione 2012 è poi slittato da dicembre 2011 a marzo 2012. In sede di discussione del bilancio abbiamo criticato la riduzione dei fondi per il diritto allo studio, proponendo anche emendamenti che – ovviamente – la maggioranza si è ben sognata di approvare.
In Commissione Servizi mi sono sentito rispondere dal Dirigente di settore che “tutti sanno che il PDS è un atto di programmazione e non è una delibera di bilancio; che tutti sapevano che a marzo i fondi erano stati tagliati per dare seguito alla riduzione dei trasferimento dello Stato nelle casse del Comune”.
Peccato che non tutte le scuole sono rappresentate in Comune attraverso consiglieri comunali e che la comunicazione inviata a FINE NOVEMBRE 2011 alle Scuole non parlava di ipotesi di stanziamento ma indicava la “quota a disposizione e spettante alla Direzione Didattica per l’attuazione del Piano per il Diritto allo Studio 2011/2012”; che la comunicazione della forte riduzione della quota precedentemente indicata è stata inviata alle scuole in data 11/06/2012, dopo il termine delle lezioni e a progetti già realizzati e conclusi!
Ho voluto far capire cosa può voler dire tutto ciò: la scuola effettua e realizza progetti per anno scolastico, motivo per cui il PDS è riferito ad ogni anno scolastico e non all’anno solare. Se a novembre arriva una comunicazione che una data scuola può disporre per i progetti di € 9224,29 (non “circa”, ma addirittura cifre precise alla virgola !) e poi a progetti realizzati e sviluppati e conclusi (11 giugno) arriva la comunicazione che il fondo reale è di 7547,15, chiunque può capire che non sarà possibile pagare persone e/o fornitori per 1677,14. Se a questi aggiungiamo l’ulteriore decurtazione comunicata il 21/05 di € 581 sui 1553 previsti per la realizzazione di attività sportive (già tutte realizzate alla data del 21/05, con medaglie e coppe già assegnati ai vincitori) penso che il quadro possa dirsi completo. Una riduzione del 21% su un singolo istituto, per un totale di 11.000 euro sulle Scuole di Paderno.
A questo si aggiunga l’aumento delle tariffe della mensa, con criteri non proporzionati al reddito, e il fatto che le scuole per pagare ciò che hanno già svolto e concluso devono bussare alle casse delle associazioni genitori (che anticiperanno fondi del 2012/13, decurtandoli dallo stanziamento per quest’anno) oppure aumentare il “contributo spese” richiesto in maniera volontaria ai genitori ogni anno, …. ecco che l’immagine della Giunta che non mette mani nelle tasche dei cittadini o che non riduce i servizi è un’immagine poco confermata dai fatti. Ho infine concluso invitando Sindaco e Giunta a non ripetere col bilancio di previsione 2013 lo stesso errore del 2012, altrimenti le scuole saranno ridotte ancora peggio di oggi”. “Con queste premesse – conclude Boggia - diventava difficile dare pieno appoggio ad un Piano che rischia di essere trasformato in un altro Piano delle vane promesse.
La domanda che sorge spontanea dopo questa lunga fotografia è: ma era proprio impossibile trovare, anche in fase di variazioni di bilancio il 25 settembre 2012, quegli 11.000 euro tagliati a chi ha già lavorato e realizzato progetti sui giovani della nostra città? Dalle cifre emerse in Comm.ne Economia non sembrava così complicato: forse è proprio mancata la volontà politica”. 

1 commento:

Stefano Mora ha detto...

Ecco l'ennesimo esempio della "giunta del fare"!!
Questo è quello che sta accadendo ormai da anni alle scuole pubbliche, che sono impegnate da una parte a cercare di assicurare una dignitosa offerta formativa e dall'altro a far quadrare bilanci sempre più magri.
Come membro del Consiglio del Primo Circolo, non sono stupito di queste "furbate" da parte dell'amministrazione comunale (che non conosce la via della comunicazione e dalla discussione delle proprie scelte), nè dai continui decurtamenti dei finanziamenti. Un esempio su tutti (visto che è stato sottolineato proprio in questo blog) è la sostituzione dell'attività in piscina per le prime classi della scuola primaria con un progetto di psicomotricità. Sostituzione che ha comportato un risparmio di parecchie migliaia di euro, naturalmente a scapito di un'esperienza unica nel panorama delle scuole del territorio.