lunedì 4 giugno 2012

Papa e famiglia a Bresso: il titolo è

Cosa rimane della tre giorni papale a Milano? Questa è una domanda che dovrebbero porsi innanzitutto i tanti cittadini che hanno partecipato alla manifestazione familista cattolica e che mi pongo anch'io, che non ho partecipato, ma sono stato mio malgrado coinvolto dall'evento; se non altro per dare un senso ai 10 milioni di euro che sono usciti dalle pubbliche tasche per la sua realizzazione e dunque anche dalle mie.
Per cercare qualche risposta alla domanda (dopo avere inutilmente cercato un commento illuminante sul blog bi-parrocchiale La Scommessa) ho scorso la rassegna stampa dei quotidiani di oggi e questo è il risultato:
Corriere della Sera – due titoli a centro pagina, il primo dice "Apertura del Papa ai separati, la Chiesa vi deve sostenere", il secondo con la manchette "Il popolo cattolico" osserva "La scena conquistata dall'Italia che non urla", un elogio al mito della maggioranza silenziosa che non mi sembra proprio originale.

La Repubblica in prima pagina non ha niente sul Papa a Bresso, nemmeno una riga. La Stampa in taglio basso ha un titolo aritmetico. "Un milione per il Papa" accompagnato dall'occhiello che segnala l'interesse di Ratzinger per i divorziati. Il Messaggero, quotidiano romano, ha in alto nella pagina la fotonotizia con la Papamobile e il titolo sul Pontefice che dice "La chiesa vicina ai separati", a un Ratzinger "assediato dai veleni" dedica l'editoriale. Sotto l'intervista al ministro Riccardi su welfare e famiglia dove il ministro tecnico conferma che "non ci sono fondi". Amen.
Il Giornale al "milione di persone a Bresso" dedica una grande fotonotizia di spalla al consueto servizietto all'unico, vero, unto dal signore, Berlusconi, al quale riserva l'apartura. Il titolo è: "E poi dicono che Benedetto XVI è finito...". Sotto due box titolati: "Mano tesa ai divorziati, un passo troppo timido" e "Dal dio Po a un po' di Dio, la conversione di Bossi".
Grande apertura al papa la dedica ovviamente "Il Tempo", che titola. "Bagno di folla, il Papa torna a Roma più forte". Da segnalare la spalla de L'Unità con tre titoli incolonnati: il primo "ideologico" dice: "Il Papa, l'amore contro il profitto", il secondo politico: "Laicità e senso della Chiesa", il terzo infine sociologico: "La famiglia che cambia".
Chiudiamo con Il Mattino di Napoli che all'incontro familista dedica la colonna di destra con: "Chiesa vicina ai divorziati, svolta del Papa", molta enfasi su quella che altri giudiciano una finta apertura, sotto l'analisi dal titolo: "Un nuovo orizzonte tra fragilità e carisma".
Insomma non mi pare rimanga molto di questa mega operazione di propaganda fide pagata da noi tutti e dopo la scorsa delle prime pagine capisco il sostanziale nulla da segnalare del blog cattolico padernese. Forse c'è poco da dire?

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Carlo.
Naturalmente non so dirti cosa puo' aver lasciato ai padernesi...posso provare a dirti cosa ha lasciato a me ed alla mia famiglia.

Prima però vorrei esprimere alcune mie modestissime considerazioni sulla questione "economica" dell'evento.
Ci sono state tante spese si, ma tante sono state quelle anticipate dal Vaticano e dalla Curia di Milano. Il ritorno -dalle analisi di esperti economici- dovrebbe essere stato quasi 4 volte tanto. ma pensa solo a quanti biglietti in più venduti in questo week end da Trenord, da Atm, ecc..
Per quanto riguarda il servizio d'ordine, l'impiego di vigili polizia carabinieri ma anche dei volontari CRI e VV.FF. ecc...
..a me da molto più fastidio quando li vedo impegnati tutte le domeniche sui campi di calcio non per garantire la sicurezza ma per tenere a bada gli scalmanati.( ...Ah già scusa...in Italia il calcio è un argomento tabu'...Monti può toccare stipendi e pensioni...ma il Calcio no, di questo non si può nemmeno parlare)
Ma torno al Papa.
L'evento, e per evento intendo l'incontro mondiale delle famiglie, ancor più che l'arrivo del Santo Padre a me ha regalato delle emozioni incredibili.
Ieri ho partecipato con TUTTA la mia famiglia (tranne un componente che era lì ma impegnato con la C.R.I.) alla Messa...non succede tutte le domeniche.
Per non parlare dell'aspetto ludico-ecologico: che spettacolo andare in bici a Bresso, senza macchine e con un fiume umano di persone e tantissimi bambini, che cantavano ridevano giocavano....
Mi è più difficile trasmetterti le emozioni più "intime", quelle più legate alla fede, e quelle legate alle parole del Papa, soprattutto quelle contenute nelle risposte date sabato sera alle famiglie durante la festa delle testimonianze.
Grazie.
CAROLA

Anonimo ha detto...

P.S.
Carlo, a proposito della Rassegna stampa sul Papa, ti segnalo un articolo di Armando Torno su Cor.Sera Milano, sull'incontro del Papa con l'Arcivescovo Emerito Carlo Maria Martini. Te lo segnalo NON perche' contenga risposte alle domande che tu poni, e nemmeno aggiunge qualcosa la tema della Famiglia.
Te lo segnalo perchè è il racconto davvero dolcissimo dell'incontro tra due persone...possiamo dirlo...anziane, soffrenti (uno un pò di più) che hanno in comune quel dono della fede che difficilmente si riesce a spiegare.
CAROLA

Alberto ha detto...

Però Carola, per una persona come me, asolutamente non credente, resta un costo sostenuto per il quale non ho avuto nessun interesse. Non solo. Disagio perchè gli spostamenti erano molto complessi e tutti i miei amici si sono rifiutati di trovarsi da noi. Inoltre, essendo la mia famiglia emiliana, profondissimo fastidio sapendo quante persone impiegate per il papa non hanno potuto andare a prestare soccorso in Emilia(alcuni di essi si sono palesemente lamentati di ciò). Credo sia ben più fastidioso dell'utilizzo negli stadi che non frequento in quanto non amante del calcio...
Aggiungiamo la rabbia nel sentire i giornali vantare la donazione di ben 500.000 €. Un milione di persone...50 centesimi a testa. Donazione ridicola vista la quantità di persone che potevano fare una donazione, considerate le possibilità dei Vaticano e considerati i costi di cui stiamo parlando! Quindi in effetti sarebbe bello sapere ad esempio di quei famosi 10 milioni di spesa, QUANTO è stato coperto dal Vaticano e dalla Curia che hanno avuto il loro ottimo ritorno economico con i gadgets venduti, quanto è stato speso dai comuni e se queste spese sarebbero state comunque necessarie indipendentemente dall'arrivo del papa. Credo che queste sono domande che si debba porre sia un non credente, sia un credente.
Alberto.

Anonimo ha detto...

Qui di seguito,se di interesse, potete leggere alcune delle "cose concrete" che sono rimaste alla comunità dopo la visita del Papa Ciao CAROLA

Dopo lunghe settimane di allestimento, gli operai tornano al lavoro per smantellare il palco, la cupola (in pvc cristal e decorata), la struttura in legno, l’altare, le pedane… che hanno ospitato nell’area Parco Nord le ultime ore del VII Incontro mondiale delle famiglie fino alla Messa con papa Benedetto XVI. Bresso tornerà presto ad avere il suo Aeroporto, che grazie al Family 2012 ora è conosciuto nei cinque continenti. Ma le grandi opere create per l’evento internazionale non andranno perdute.
Non a caso il progettista Lucio Furlani, su indicazioni della Diocesi, per allestire l’area ha scelto materiali ecosostenibili e riciclabili.

Chi riceverà in dono il legname e i cristal con riprodotte le vetrate del Duomo sarà l’associazione «Kayros» fondata nel 2000 da don Claudio Burgio, prete ambrosiano. «I materiali saranno riutilizzarli per costruire il nuovo Centro “Kairos” che sorgerà a Vimodrone, dove abbiamo ricevuto un terreno in concessione d’uso dall’amministrazione comunale», dice il presidente.

L’associazione si occupa di accoglienza in comunità di minori e neo maggiorenni in difficoltà o che hanno procedimenti penali in atto. «Sono quindi ragazzi che escono dal carcere minorile, dove io sono cappellano insieme a don Gino Rigoldi - continua don Burgio -, e vengono da noi a fare un percorso di riabilitazione. Attraverso l’esperienza comunitaria cercano di reimpostare un progetto di vita anche personale, per cui diventano fondamentali l’orientamento e la formazione professionale fino all’inserimento nel mondo del lavoro». A questo scopo «Kairos» nel 2007 ha creato la cooperativa «Kronos» per offrire prospettive ai suoi ragazzi.

Il nuovo Centro realizzato con i materiali del Family 2012 sorgerà dunque a Vimodrone, dove già ha sede l’associazione. «Insieme a un architetto abbiamo ideato un nuovo villaggio - spiega don Burgio -, che non comprenderà solo le nostre comunità, ma anche una serie di servizi, aperti ai giovani del territorio, per la formazione professionale, oltre che luoghi culturali, artistici e di aggregazione. Stiamo collaborando con altri enti per dar vita a un Centro ben integrato con il territorio, per diventarne risorsa».

Nei prossimi giorni saranno sempre i ragazzi di «Kairos» a occuparsi del recupero dei materiali per trasferirli da Bresso a Vimodrone. Il legname dunque sarà utilizzato per allestimenti interni ed esterni, mentre il cristal potrà essere usato per le parti decorative.

Anche i 200 calici e 200 pissidi che le imprese di Confartigianato hanno donato alla Diocesi per la celebrazione saranno a loro volta regalate alle parrocchie e ai missionari ambrosiani sparsi nel mondo. Infine, i giochi utilizzati nei giorni del Family per il Congresso dei ragazzi saranno donati alle scuole materne insieme ai fiori dell’altare che verranno ripiantati nei giardini.

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Alberto ha detto...

Quindi la risposta è che alla fine di tutto viene costruito un bel centro a VIMODRONE?
Le pare un buon ritorno a fronte di una spesa di 10 milioni? Bresso e Milano spendono, il Vaticano ci guadagna bene con la vendita dei gadgets, vengono donati ben 500.000 € ai terremotati e la costruzione di un centro a Vimodrone grazie all'uso dei materiali riciclabili sarebbe una risposta accettabile per queste spese......Immagino che lei lo ritenga corretto ed equilibrato se ha postato tale commento, ma io onestamente lo aggiungo alle assurdità di questo evento.
Alberto.

carlo arcari ha detto...

Per la verità Carola io non intendevo chiedendo "cosa resterà" di sapere che ce ne faremo delle strutture dismesse o dei calici usati dopo l'evento di Bresso (che verrà conosciuto nei 5 continenti. La mia domanda aveva un altro scopo: volevo capire cosa rimane per i cattolici e le famiglie. Il papa ascoltato da circa 1.500 giornalisti accreditati sembra, stando alle cronache, aver detto solo quella mezza frase sui divorziati, unico accenno a un problema irrisolto che tocca da vicino moltissime persone, credenti, che soffrono della loro esclusione dai sacramenti e dalla comunità cristiana. A me sembra troppo poco e segnala il sostanziale fallimento di questa operazione al punto che sorge un sospetto: proprio la famiglia era il vero obiettivo dell'incontro di Bresso?