sabato 9 giugno 2012

Festa di fine anno alla Gramsci

Dopo una burrascosa esperienza 8 anni fa come presidente del Comitato Genitori della Gramsci-Don Minzoni (ero riuscito a litigare con tutti, genitori, insegnanti, preside ecc.) ho deciso di non occuparmi più direttamente di scuola. Avevo una visione molto diversa da quella della maggioranza dei genitori e degli insegnanti (non parliamo del preside) sul ruolo del Comitato. Un esempio su tutti: io volevo che ci occupassino di cose quali la valutazione degli studenti, i buon funzionamento dei servizi scolastici, la didattica, gli altri invece pensavano che il nostro ruolo dovesse limitarsi a organizzare una bella festa di fine anno, fare le salamelle, tirare su dei soldi da usare poi per progetti non sempre utili e sensati. La rottura era inevitabile.
L'anno scorso quando la mia ultima figlia ha iniziato a frequentare la stessa scuola media ho ricominciato a seguire da lontano quello che succedeva e quando si è trattato di fare la festa di fine anno io e mia moglie ci siamo offerti di collaborare al banchetto dei libri usati. I libri mi piacciono e l'idea di riciclare i vecchi libri per comprarme dei nuovi da inserire nella biblioteca scolastica mi sembrava buona. Oggi l'ho fatto per la seconda volta e mi sono divertito.
I libri usati regalati dalle famiglie rappresentavano una immagine parziale finché si vuole, ma chiara dei libri che passano nelle tante Billy (la più venduta libreria Ikea) che abbiamo nelle nostre case.

Lo scrittore più presente per numero di copie era il sudafricano Wilbur Smith che sforna a getto continuo romanzi ambientati in Africa dove tra un safari e una guerra tribale si intrecciano storie d'amore e di avventura sullo sfondo infocato delle savane. Lo tallonavano da vicino Sergio Bonelli autore di Tex Willer, il ranger più famoso del Texas e il topo giornalista Geronimo Stilton, famoso ormai quasi come Topolino, creato dalla scrittrice italiana Elisabetta Dami. Seguivono poi i romanzi di altri autori di best sellers, Grisham, Moccia, Ken Follet, mescolati a libri di Le Carrè, Christian Jaq, Jorge Amado, Isabella Allende, Lawrence (L'amante di Lady Chatterly), Valerio Massimo Manfredi, Roberto Saviano, Giorgio Bocca, Aldo Busi, Beppe Severgnini. Io sono riuscito a trovare un romanzo giallo di Piero Chiara, scrittore molto amato, che mi mancava: "I giovedì della signora Giulia". Lo infilerò (nella mia Billy) tra "Il piatto piange" e "Vedrò Singapore?".
Alla fine della mattinata avevamo venduto circa 100 libri. Quelli rimasti, se adatti ai ragazzi, andranno in biblioteca oppure torneranno sul banchetto l'anno prossimo.
Ps: quest'anno il prof. Boggia, stimolato (o provocato) dal prof. Manzoni, ha introdotto nel suo concerto di fine anno delle gradite varianti: oltre alla vetusta Avemaria in sardo, a Diamante di Zucchero, e il Sand Creek di De André, sono stati eseguiti una versione corale di "La vita l'è bela" di Cochi e Renato e "Ho visto un re" di Fo-Jannacci, molto divertenti. 

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