Una riuscita operazione di arte pubblica quella che Giulia Ticozzi ha realizzato con il progetto "Il mio libro sei tu" il cui risultato concreto sono stati 14 libri d'autore, presentati ieri sera all'Auditorium Tilane davanti a una sala straboccante di persone, amici e parenti degli autori coinvolti nel progetto, cittadini padernesi e non.
Il progetto della fotografa milanese ha centrato il suo obiettivo. Grazie a un paziente lavoro durato sei o sette mesi con base nella Biblioteca padernese (che conferma così la sua mission di luogo della produzione culturale), l'artista ha creato insieme ai cittadini/autori una collana di libri alcuni dei quali si rivelano delle piccole opere d'arte.
I libri, sono diversissimi tra loro per materiali, formati e contenuti, ma tutti raccontano storie locali, vecchie e nuove, utilizzando diverse forme espressive, dalle fotografie ai disegni, alla grafica ai dvd, alle copie di documenti storici, manoscritti, cartoline, poesie, racconti, ricordi di famiglia. Giulia Ticozzi con un grande lavoro di ascolto e condivisione, stimolo e partecipazione ha lasciato comunque il suo segno su tutti.
Oggi la Biblioteca ha uno scaffale in più, uno scaffale a rotelle come gli altri, ma di colore arancione vivo, che raccoglie i libri creati dai cittadini. Le opere resteranno in libera consultazione e costituiscono un racconto intimo, personalissimo e originale di una Paderno Dugnano vista con gli occhi, i sensi e le emozioni, i gusti e gli stili di chi li ha immaginati e realizzati.
Alcuni sono dei libri abbastanza tradizionali, con testi e foto, che raccontano un evento o presentano una serie di interviste a persone diverse, ma altri ai libri somigliano poco e non si possono sfogliare normalmente perché più complessi e per la loro fragilità non semplici da maneggiare. Uno ad esempio è decisamente fatto a mano e sembra un album zeppo di fotografie, distintivi, stemmi, disegni, tenuti insieme da racconti scritti a penna sul cartoncino, con grandi pagine ricoperte di stoffa colorata e legate con nastri, un altro è un difficile esercizio di cartonage con pagine pieghevoli che si aprono in orizzontale a presentare grandi fotografie del paesaggio urbano visto dal finestrino di un'auto in corsa. Ce n'è uno, infine, che sembra un portadocumenti professionale con cartelline ognuna destinata a raccogliere tracce di un personaggio padernese. In conclusione una performance collettiva stimolante per tutti coloro che si occupano di arte e cultura.
Nessun commento:
Posta un commento