martedì 22 maggio 2012

La dura verità delle urne

Il centro sinistra vince in tutta Italia alle elezioni amministrative e cancella la destra che governava da 15 anni oppure, come in molti comuni del Nord, da sempre. Ma sono molti i commentatori di destra, di centro e di sinistra, in Italia e anche a Paderno Dugnano che negano si tratti di "vera vittoria".
Lo scrive ad esempio esplicitamente il Corriere della Sera, ma anche il blog dei giovani di destra Paderno7, e lo scrive sottotraccia il blog La Scommessa il cui gestore si dichiara vicino al PD. Eppure i numeri sono lì a dimostrare che i cittadini elettori la loro scelta l'hanno fatta e hanno affidato al centro sinistra, in particolare al Partito Democratico, il governo della maggior parte dei Comuni chiamati al voto. Perché allora questa negazione di un risultato politico evidente e di una volontà espressa da milioni di italiani?
Vediamo gli argomenti usati dal direttore del Corriere della Sera e confrontiamoli con quelli dei due blog cittadini. De Bortoli afferma che il sistema politico nazionale è cambiato. La neodestra uscita vincente vent'anni fa dal terremoto di "mani pulite" per iniziativa di Berlusconi e Bossi che hanno creato due partiti carismatici fondati sulla loro personalità, è fallita ed è stata cestinata dagli elettori. Il PD nato dall'unione di due partiti di massa protagonisti della storia politica del dopoguerra, fondatori della Repubblica e padri della Costituzione è rimasto l'unico vincitore sul terreno, ma non avrebbe vinto perché, secondo il direttore del Corriere, non interpreta e non risponde alla domanda di cambiamento che il popolo italiano chiede alla politica. Bisogno al quale invece risponderebbe il movimento di Grillo che viene, dove si presenta come a Parma, considerato "alternativo" dai cittadini e dunque il possibile nuovo strumento per fare politica.
Questa lettura della realtà è condivisa in parte dai giovani padernesi i quali osservano che i voti in libera uscita dal centrodestra non sono stati raccolti dalla sinistra e sono finiti nell'astensione o ai candidati di Grillo dove il Movimento 5 Stelle appariva come l'unica alternativa alla probabile vittoria della sinistra. Secondo i giovani, questo fenomeno è avvenuto perché il PD non è stato in grado di "riempire il vuoto" lasciato nella scena politica dal tramonto di Berlusconi e dall'implosione della Lega.

Anche secondo il blog di Giuranna, "La Scommessa", in un panorama politico profondamente mutato che vede la destra berlusconiana "da rottamare" e la Lega "disfatta", il PD, pur vincente nelle urne, non è percepito come "alternativo" dagli italiani.
Insomma per tutti quelli che non credono nel PD di Bersani, fuori o dentro il Partito Democratico, la "foto di Vasto" che fissa l'alleanza tra PD, Sel e IdV (cioè i tre vincitori a Genova, a Palermo e nel resto d'Italia), non potrà rappresentare nel 2013 una credibile alternativa di governo perché gli italiani, quando possono, la rifiutano votando Grillo. La provadi questa affermazione, naturalmente, è il risultato di Parma che viene arbitrariamente proiettato su tutto lo scenario nazionale.
Perché questi commentatori sono così preoccupati dall'eventuale vittoria nel 2013 di un governo PD, IdV, Sel? Dopo aver tranquillamente convissuto o appoggiato l'autoritarismo mediatico e populista del duo Berlusconi-Bossi, responsabili di gravi lacerazioni del tessuto democratico nazionale (Scuola Diaz, leggi ad personam, forzature costituzionali, mercificazione di diritti umani, ecc) temono forse che il trio Bersani-Vendola-Di Pietro non garantisca un governo migliore e più affidabile di quello che ci ha portato l'autunno scorso sull'orlo del fallimento? I vuoti in democrazia sono pericolosi, affermano gli insoddisfatti preoccupati, come se la scomparsa elettorale della neodestra nordista e l'emergere a sorpresa dal corpo sociale (sempre al Nord) di nuovi movimenti politici, sia qualcosa di estraneo alla normale dinamica democratica e sia da attribuire paradossalmente a un ipotetico fallimento del PD, che ha sì prevalso, ma non ha intercettato e messo sotto controllo "il nuovo".
La verità è che questi scontenti del voto amministrativo adesso dovranno fare i conti con un centro sinistra e un PD vincitori, che sono rimasti saldamente in piedi alla fine della gara perché avevano e hanno un programma di governo (cosa che loro evidentemente negano) riconosciuto migliore dalla maggioranza degli elettori italiani. E dovranno fare i conti con nuovi soggetti politici espressi dalla società civile che si sono conquistati il diritto e il dovere di dimostrare concretamente con la loro futura attività di governo la validità o meno delle loro idee. E' a questa verità certificata dal voto che si vuole sfuggire?

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