No all’imu per le famiglie con
persone disabili. Mercoledì scorso nella sala del Consiglio Comunale
è stato distribuito dal Polo Civico un volantino con questo titolo
che chiedeva al sindaco di esentare dal pagamento della nuova tassa
sulla casa le famiglie con persone disabili. Il governo Monti infatti non ha
stabilito delle agevolazioni per queste famiglie, ma ha lasciato ai
comuni la possibilità di decidere se applicare delle aliquote
ridotte o meno. Come è noto il decreto "Salva Italia" ha
previsto che ogni famiglia ha diritto ad uno sgravio pari a 50 euro
per ogni figlio a carico di età inferiore ai 26 anni, fino ad un
massimo di 400 euro a famiglia. Se il figlio disabile ha più di 26
anni non ha diritto a nessuna agevolazione. Ma un figlio disabile non
smette di esserlo a 26 anni e resterà a carico della famiglia per
tutto l’arco della sua vita.
Pertanto il Polo civico chiede Alparone
di non discriminare le famiglie con persone non autosufficienti o con
disabilità, attuando l’esenzione dal pagamento dell’IMU sulla
prima casa nei casi di disabili gravi non autosufficienti, mentre nei
casi meno gravi l’applicazione di uno sconto non inferiore al 50%
della quota da pagare.
Il problema è serio ed è ben presente
ai consiglieri dei partiti di opposizione che lo porteranno in
discussione alla prossima riuniine della Commissione Economia. Una
soluzione potrebbe essere applicare le stesse detrazioni previste con
la vecchia ICI.
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