lunedì 7 maggio 2012

Elezioni: la destra scompare, Grillo fa il pieno, il PD tiene botta

Elezioni terremoto. Siamo solo all'inizio degli scrutini, ma la tendenza sembra ormai tracciata. Il PdL subisce una sconfitta che va oltre ogni previsione. Non va nemmeno al ballottaggio nelle principali città del Nord, Verona, Genova, Parma (ma neanche a Palermo). La Lega va a picco anche in Brianza e paga un prezzo altissimo. I candidati del Movimento 5 Stelle fanno il pieno del voto di protesta e in alcuni casi come a Parma sorprendono tutti e vanno al ballottaggio con il candidato del centro sinistra, ma il vero voto di protesta si esprime in un'astensione dal voto che arriva al 33%.
Il successo del partito di Grillo porta via voti a tutti, ma il centro sinistra esce bene dalla prova. Il centro destra è il più danneggiato dalla valanga grillina mentre il PD regge bene la sfida anche dove aveva più problemi. Rimanendo nelle vicinanze di Paderno Dugnano, a Sesto San Giovanni, il PD nonostante il caso Penati tiene botta e la Chittò va al ballottaggio largamente in testa. A Garbagnate è in testa il candidato del centro sinistra che andrà al ballottaggiuo con quello di Grillo. A Monza è la Lega a non andare al ballottaggio con il sindaco uscente e in tutta la Brianza i padani sono in ritirata.
Nel capoluogo è sempre avanti Scanagatti 34% con l'azzurro Mandelli al 26%, fuori gioco Mariani. Nella leghista Lesmo vince Antonioli del  centrosinistra; in vantaggio anche il candidato del PD Luigi Ponti a Cesano Maderno.
A Lesmo vince il centrosinistra contro un lunghissimo dominio leghista e del centrodestra. Il sindaco è Roberto Antonioli. A Lissone: primi risultati disponibili dicono che Concetta Monguzzi candidata del centrosinistra risulta in testa con 34.9%. Il candidato del PDL Cazzaniga è al 29,3%. 
Per ora in estrema sintesi si può dire solo questo: Grillo raccoglie la protesta antipartiti, la destra è sconfitta mentre il centro sinistra è saldamente in piedi con il PD che conferma la sua centralità in vista di un'alternativa di governo che sappia anche intercettare questa forte domanda di cambiamento che gli elettori esprimono.

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