Per il sì hanno votato
PD, Pdl, Udc, Api, mentre Fli si è astenuta. Contrari la
Lega, i Radicali, Noi Sud e Italia dei Valori. Ok
anche alla proposta del PD che prevede la decurtazione del
5% dei finanziamenti a quei partiti che non garantiscano
un'adeguata rappresentanza di donne in lista. "Avevo detto dimezzamento e ci
siamo arrivati. Si comincia a vedere qualche fatto. Siamo riusciti ad
arrivare a un risultato concreto e vero". Così il Segretario
del PD Pier Luigi Bersani ha commentato l'approvazione da
parte dell'Aula di Montecitorio del dimezzamento del finanziamento ai
Partiti.
"Per noi - ha aggiunto Bersani - questa misura vuol dire
anche tagliarci un braccio. Ma la spesa più grossa che affrontiamo è
la formazione di 2000 giovani in un'iniziativa che si
chiama Finalmente Sud. E quella, in ogni caso, la salveremo". Michele Ventura,
vicepresidente vicario dei deputati del PD ha osservato: "Ancora
oggi c'è chi promette una raccolta di firme per una legge che verrà,
c'è chi, demagogicamente, perché forse sa che non passerá, mette
ai voti un emendamento che dovrebbe cancellare il contributo pubblico
ai partiti. Noi, coerentemente - ha proseguito - abbiamo fatto quel
che abbiamo promesso, nel presente, non in un futuro indefinito".
Riceve
l'ok anche la proposta di modifica che di fatto introduce le 'quote
rosa', messa a punto dalla parlamentare del PD, Sesa Amici, la
norma prevede la decurtazione del 5% dei finanziamenti a quei partiti
che non garantiscano un'adeguata rappresentanza di donne in
lista.
Questo, in sostanza il testo: "I contributi pubblici sono diminuiti del 5 % qualora il partito o il movimento politico abbia presentato nel complesso dei suoi candidati per l'elezione dell'assemblea di riferimento un numero di candidati del medesimo genere superiore ai due terzi del totale, con arrotondamento all'unità superiore".
Questo, in sostanza il testo: "I contributi pubblici sono diminuiti del 5 % qualora il partito o il movimento politico abbia presentato nel complesso dei suoi candidati per l'elezione dell'assemblea di riferimento un numero di candidati del medesimo genere superiore ai due terzi del totale, con arrotondamento all'unità superiore".
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