Gambizzato a Genova l'amministratore di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi, 59 anni. L'ombra degli anni di piombo si allunga su una città che è stata in passato sede di una feroce colonna brigatista, che uccise l'operaio e sindacalista Italsider, Guido Rossa e gambizzato il dirigente Ansaldo, Carlo Castellano.
E' presto per dirlo, gli inquirenti per ora non escludono nessuna ipotesi anche perché l'attentato non è stato rivendicato. A sparare ad Adinolfi sarebbe stato un uomo che lo aspettava sotto casa, in via Montello 14, mentre un complice lo aspettava in motocicletta. Entrambi avevano il volto coperto da un casco. Uscito di casa per recarsi al lavoro, alle 8,40, in compagnia del figlio di 20 anni, Adinolfi è stato avvicinato dall'attentatore che avrebbe sparato tre colpi di pistola semiautomatica, uno dei quali lo ha colpito alla tibia destra. La sua ferita per fortuna non è grave e non corre pericolo di vita.
E' presto per dirlo, gli inquirenti per ora non escludono nessuna ipotesi anche perché l'attentato non è stato rivendicato. A sparare ad Adinolfi sarebbe stato un uomo che lo aspettava sotto casa, in via Montello 14, mentre un complice lo aspettava in motocicletta. Entrambi avevano il volto coperto da un casco. Uscito di casa per recarsi al lavoro, alle 8,40, in compagnia del figlio di 20 anni, Adinolfi è stato avvicinato dall'attentatore che avrebbe sparato tre colpi di pistola semiautomatica, uno dei quali lo ha colpito alla tibia destra. La sua ferita per fortuna non è grave e non corre pericolo di vita.
L'episodio per ora di incerta matrice ha sollevato comunque grande preoccupazione perché arriva in un momento delicato per la città e per il Paese. A Genova si sta votando per eleggere un nuovo sindaco mentre la città come tutte le altre città industriali subisce pesantemente la crisi produttiva e occupazionale.
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