giovedì 22 marzo 2012

Vergogna: Alparone dice ancora "no" al futuro della Lares

La settimana scorsa i lavoratori Lares avevano chiesto direttamente al sindaco l'uso per un anno di una delle sedi sfitte del Comune per farne la sede della loro cooperativa "Lares 2012". Segnalo, dal blog dei lavoratori Lares il loro commento alla risposta burocratica e ancora una volta negativa inviata da Alparone tramite un funzionario.

I lavoratori incassano l'ennesimo "no" dall'amministrazione comunale
Alla richiesta dei lavoratori, fatta direttamente al sindaco, di mettere a disposizione un locale da adibire per un anno alla sede della cooperativa in via di costituzione, ha fatto seguito la comunicazione dell’Ufficio Patrimonio del Comune di Paderno Dugnano (di cui pubblichiamo il contenuto) che ci notifica, in pratica, la non disponibilità di “beni” liberi da destinare all’attività dei lavoratori. Segue poi la lista delle regole che disciplinano l’assegnamento di  qualsivoglia bene patrimoniale del Comune.
Insomma, è l’ennesimo “no” da parte dell’Amministrazione Comunale che si va a sommare a tutti quelli che abbiamo collezionato fino ad ora. Una lunga serie di risposte negative che cominciano a diventare davvero troppo frequenti  per non cedere all'impressione di trovarsi fronte ad una totale mancanza di attenzione e sensibilità ai problemi dei lavoratori. Scontata, è anche la modalità con cui vengono notificati i rifiuti. Nonostante le richieste vengano indirizzate direttamente al sindaco, le comunicazioni contenenti il puntuale diniego, sono sempre a nome di questo o quell’altro ufficio comunale. Ci duole ricordare che l’unico momento in cui il primo cittadino ha agito in prima persona nei nostri riguardi, è stato quando ha unito la sua volontà a quella della curatela fallimentare per autorizzare lo sgombero del presidio. 
Tutto quello che i lavoratori (non solo quelli della Lares) hanno ricevuto da questa amministrazione, finora si è tradotto solo in un non richiesto “supporto psicologico”, estensione della famosa pacca sulla spalla che si è evoluta poi in un terapeutico buffetto sulla guancia.
Vogliamo dire all’amministrazione comunale che anche noi riteniamo che le regole siano necessarie e importanti e che debbono venire rispettate, ma crediamo anche, che in tempi di grande necessità, con scelte coraggiose e senza nuocere a nessuno, alle regole è ammesso fare qualche strappo, soprattutto se il fine ultimo è quello di tentare di cambiare la prospettiva, inaccettabile, di una vita senza futuro e senza dignità di tante famiglie. Posto, naturalmente, che ve ne sia la volontà... Altrimenti la burocrazia diventa certamente un ottimo nascondiglio dietro cui mettersi al riparo. 

2 commenti:

roberto ranzenigo ha detto...

E'con i fatti che si opera non con le parole.
La maggioranza che governa Paderno Dugnano ci concede di fare un Cosiglio Comunale aperto sul lavoro e dopo avere ascoltato tutti gli interlocutori, si e' detta disponibile a trovare soluzioni per i problemi legati al lavoro.
Se sono queste le risposte che tutti si aspettavano, potevamo anche non fare il convegno, risparmiavamo euro 700 e si poteva destinare quei soldi ad altro.
Detto questo e' inaccettabile che persone che si interessano del loro futuro e del futuro di questa citta', vengano trattate come se fossero una associazione che chiede un po di soldi solo per sopravvivere.
Sig. Sindaco lei e' stato eletto per governare questa citta', forse anche per dare una speranza a chi lo ha eletto, speravamo e lo dico da oppositore alla sua maggioranza, che qualcosa potesse cambiare o migliorare.
Non e' stato cosi' e non lo sara'fino alla fine del suo mandato.
Gli devo dare atto e condivido, che i regolamenti, sono stati fatti per essere rispettati.

A questo punto deve anche spiegare quale regolamento, puo' far saltare fuori dalla politica, una scelta che potrebbe fare felici e dare una possibilita' alla cooperativa di portare una proposta credibile , sincera e apprezzata per rivitalizzare, persone e citta'.
Roberto Ranzenigo

Anonimo ha detto...

Vergogna Alparone...
e che barba sta' tiritera sui regolamenti, come se i lavoratori Lares fossero persone che non li conoscono o non li rispettano!!!

Questa volta si trattava di dare un aiuto concreto che, secondo me, poteva essere dato dall'Amministrazione Comunale quasi a costo zero.
COME?
Perchè non una stanza nel Centro Falcone Borsellino!?
Oppure i lavoratori Lares ancora una volta devono sperare solo nell'aiuto della Parrochia o del Don di turno??
Confido invece che tanti cittadini aderiranno all'iniziativa di donare almeno 1 euro (domenica durante i banchetti organizzati in occasione della Fiera)
IN BOCCA AL LUPO ALLE LAVORATRICI E AI LAVORATORI LARES.
COMPLIMENTI PER LA VOSTRA TENACIA E PER TUTTE LE VOSTRE INIZIATIVE.
Carola Colnago