"Una quarantina di persone presenti (nonostante la neve e il gelo): cittadini, rappresentanti di alcune associazioni locali, il Dirigente scolastico della media Allende-Croci, numerosi consiglieri comunali di maggioranza e opposizione, l'Assessore Ghioni che ha portato i saluti del Sindaco Alparone impossibilitato a partecipare, esponenti di forze politiche non rappresentate in Consiglio Comunale, un contributo scritto inviato dagli ex sindaci Massetti e Casati, il Presidente del Consiglio di Quartiere del Villaggio Ambrosiano, ampia rappresentanza dei giornali locali... E' andata bene".
Così commenta soddisfatto Giovanni Giuranna sul suo blog la buona riuscita della riunione di ieri sera da lui convocata per avviare un percorso collettivo e condiviso della città, delle sue forze politiche e sociali, contro l'infiltrazione della criminalità mafiosa sul nostro territorio e nel Nord Milano.
Io sostengo invece che è andata benissimo. Per la prima volta infatti, si sono riuniti per discutere seriamente e animati da una positiva volontà di costruire una base di azione comune contro un pericolo che riguarda tutti, partiti e movimenti che su questo tema fino a ieri apparivano divisi e arroccati su posizioni inconciliabili, come il dibattito in consiglio comunale ha purtroppo in passato dimostrato. La volontà di superamento di questa situazione di stallo, espressa ieri sera dall'assemblea alla quale erano presenti i segretari di cinque partiti politici, i due maggiori PdL e PD, e due non presenti in consiglio comunale, Verdi e Movimento 5 Stelle, oltre a rappresentanti qualificati di Lega, PdCI e IdV, è un primo importante risultato raggiunto che non alla vigilia non era affatto scontato.
Il problema adesso è trasformare questo nuovo approccio politico positivo al problema "mafie", in una struttura (consulta o comitato) di cui fare il punto di riferimento cittadino che consenta, con la sua massima apertura, di aggregare tutti i soggetti che si muovono o intendono muoversi nella direzione della lotta all'infiltrazione mafiosa, della difesa della legalità e dell'educazione alla legalità, che sia luogo di elaborazione di una strategia condivisa costruita con il contributo di tutti, che sia il polo di coordinamento delle azioni e iniziative che partiti, associazioni, istituzioni e rappresentanze locali, gruppi sociali e singoli cittadini proporranno alla città. Questo sarà il tema all'ordine del giorno della prossima riunione.
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