Due settimane fa in occasione del Giorno della Memoria su questo blog avevo scritto un lungo commento nel quale spiegavo perchè la Shoah doveva venire considerata un "unicum" e non confusa con le altre stragi, genocidi, pulizie etniche, massacri di massa e orrori di ogni tipo e colore che nel mondo purtroppo sono avvenuti e si ripetono.
Avevo sentito il bisogno di argomentare questo giudizio perché cosciente che su questo tema si era fatta e si fa molta confusione, anche nella sinistra dove non ci sono dei negazionisti, ma permane la tendenza su questo tema a mescolare cose diverse tra loro per ottenere verità radicali", più facili da affermare e ridurre a slogan. E dietro tale confusione si nasconde spesso la cattiva coscienza di chi vuole evitare di fare i conti fino in fondo con la storia e sceglie invece di portare avanti un'operazione scorretta usando questa confusione per "fare politica" .
Da questa falsa coscienza, frutto di scorrettezza, parzialità e radicalismo, nascono gli episodi sgradevoli come quello accaduto a Nova Milanese a una cerimonia dell'ANPI indetta per commemorare la Shoah nel Giorno della Memoria e sfociata in una brutta polemica scoppiata all'interno dell'associazione stessa, sul solito odioso e falso confronto: gli ebrei e Israele da una parte, il conflitto tra israeliani e palestinesi dall'altra. Di questo ci hanno informato i giornali e anche il blog La Scommessa
Parlare di tutto ciò mi dispiace perché coinvolge l'ANPI di Paderno Dugnano e alcune persone che conosco e considero amiche, ma sento il dovere di fare chiarezza su questo punto. Paragonare la Shoah e il genocidio nazista perpetrato da Hitler contro i cittadini tedeschi di origine ebraica prima, e i cittadini di origine ebraica dei paesi europei occupati dai nazisti (tra cui l'Italia) poi, è un grave errore storico, culturale e politico perché la Shoah è "unica".
Le ragioni di questa "unicità" le ho spiegate diffusamente nel commento citato che potete trovare qui e non voglio ripeterle, ma trovo davvero assurdo che in una riunione dell'ANPI sulla Shoah si sia arrivati a proporre il paragone Germania nazista-ebrei, Israele-palestinesi, Auschwitz-Gaza. Cosa c'entrano i campi di sterminio nazisti frutto delle leggi razziste emanate dal regime con il conflitto israelo-palestinese? Niente c'entrano, perché sono cose qualitativamente e quantitativamente diversissime tra loro; condannabili entrambe, ma ciò non le rende minimamente confrontabili e giudicabili allo stesso modo e nella stessa occasione.
E' stato opportuno pertanto l'intervento dell'ANPI provinciale e nazionale che hanno condannato l'accaduto come deprecabile e inaccettabile. Inaccettabile è anche il tentativo penoso dell'autore di questa assurda polemica, il rappresentante dell'ANPI padernese, che non solo non ha ammesso il suo errore, ma spalleggiato da una minoranza di iscritti ha cercato di cavarsela sostenendo di "essere stato male interpretato".
Spero che su questo episodio, spia di una pericolosa confusione culturale e politica, l'ANPI padernese senta il bisogno di fare completa chiarezza e riportare una più equilibrata visione dei propri compiti e dei propri scopi all'interno dell'associazione.
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