Ricevo da Ezio Casati questo comunicato che riferisce i risultati dell'incontro di ieri a Roma presso il Ministero delle Infrastrutture per discutere dell'interramento della Rho-Monza. Mentre c'è chi critica gli svincoli e diffama il lavoro dei tecnici volontari, chi se ne lava le mani e si accomoda sullo scranno del giudice "terzo", per fortuna c'è chi continua a lottare contro lo scempio ambientale e cerca di centrare l'obiettivo comune: interrare l'autostrada.
Milano, 1 febbraio 2012 - “Un incontro molto schietto, che non ha nascosto le preoccupazioni da parte del ministero, ma che ha lasciato anche qualche speranza. Sebbene ci sia stato ricordato che questa opera è, innanzitutto, frutto di decisioni locali e di accordi intrapresi tra Regione Lombardia, Provincia e Provveditorato regionale per le opere pubbliche”. Ha commentato così Ezio Casati, vice presidente del Consiglio provinciale, l’incontro che si è svolto ieri a Roma presso il Ministero alle Infrastrutture sulle problematiche relative al tracciato della Rho-Monza.
“A Roma – spiega Casati - hanno mostrato preoccupazione per la complessità della procedura intrapresa dalla Provincia di Milano e dalla Serravalle, ricordando che questa opera è legata, tramite la legge obbiettivo, ad Expo 2015. Per questo desta allarme ogni possibile variazione del progetto che comporti modifiche dei tempi oltre che dei costi. Risulta inoltre complicata la reperibilità delle risorse aggiuntive (circa 40 milioni di euro) necessarie al progetto alternativo. Il direttore centrale del settore Strade del Ministero, Barbara Portinari, si è però riservata di fare le opportune verifiche e nel frattempo si è attivata per verificare il coordinamento tra il lotto Paderno-Novate e quello tra Novate-Baranzate, anche se può sembrare bizzarro dividere in 2 lotti un’opera di circa 8 km”.
“Ho ricordato loro – aggiunge Casati – come il lotto da Novate a Baranzate vede il completo appoggio di tutti i soggetti interessati, mentre per il tratto tra Paderno e Novate ci sono posizioni molto distanti tra i comuni e Serravalle. E che a fianco dei comuni si è schierato anche il Consiglio provinciale con una mozione approvata nel dicembre scorso. Mi ha fatto piacere cogliere nella risposta del Direttore centrale molta attenzione al problema e l’assicurazione di un serio impegno per verificare tutto l’iter che resta ancora da compiere. Viste queste differenze di posizione, penso che sarà difficile veder approvata l’opera nella prossima conferenza di servizio”.
“A questo punto – conclude Casati – occorre lavorare con Regione Lombardia e Serravalle per far passare la linea dell’interramento. Nei prossimi giorni incontreremo l’assessore regionale Cattaneo e chiederemo un appuntamento a Serravalle per parlare del tema. Certo con i continui cambi di vertice nella società partecipata dalla Provincia, sarà difficile capire chi possa essere un valido interlocutore”.
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