Il "Sistema Ponzoni" è sostanzialmente uscito dalle prime pagine dei quotidiani anche se degli articoli sul tema si trovano nelle pagine di cronaca all'interno. Unica eccezione il Fatto che nel taglio basso di prima ha la manchette della rubrica "Corrotti e Votati" che rimanda all'articolo di Gianni Barbacetto a pagina 10 dal titolo: Regione Lombardia, 20 anni dopo è ancora Tangentopoli.
Il Corriere di Milano pubblica un servizio dal titolo: Formigoni, nel 2015 non mi candiderò. Il Giornale di Berlusconi-Feltri-Sallusti, in prima non ha niente, ma nelle pagine interne pubblica un servizio dal titolo: Trovati a casa di Ponzoni l'elenco delle nomine e gli sponsor dei manager. La Repubblica Milano invece titola: Mazzette per i centri commerciali. Il denaro consegnato a Ponzoni.
Sull'edizione online de Il Giorno, nello spazio dedicato alle "lettere al direttore", Ugo Cennamo risponde a un lettore che scrive:
Il Corriere di Milano pubblica un servizio dal titolo: Formigoni, nel 2015 non mi candiderò. Il Giornale di Berlusconi-Feltri-Sallusti, in prima non ha niente, ma nelle pagine interne pubblica un servizio dal titolo: Trovati a casa di Ponzoni l'elenco delle nomine e gli sponsor dei manager. La Repubblica Milano invece titola: Mazzette per i centri commerciali. Il denaro consegnato a Ponzoni.
Sull'edizione online de Il Giorno, nello spazio dedicato alle "lettere al direttore", Ugo Cennamo risponde a un lettore che scrive:
Abitando a Desio ho divorato ogni articolo sul caso Ponzoni. Non mi sono limitato ai giornali, ho letto anche su Internet e ho appreso che Ponzoni aveva dei giornalisti a libro paga. Ma non ho trovato nemmeno una riga su questo aspetto della vicenda sul giornale. È una disattenzione voluta per coprire la categoria? Ferdinando, Desio
Gentile lettore nell’edizione del nostro giornale di ieri, a pagina 21 del fascicolo nazionale, trova la notizia di cui lei parla. Va però chiarito che i giornalisti in questione non sono indagati. Al momento non risulta abbiano commesso alcun tipo di reato e quindi non c’è ragione per sottolineare con particolare enfasi questo aspetto della vicenda. Non si tratta quindi di una difesa aprioristica, ma di colleghi che per il momento hanno l’unica responsabilità di aver curato l’ufficio stampa di un personaggio coinvolto in un’inchiesta giudiziaria. Risultassero complici in operazioni illecite non faticheremmo a scriverlo a chiare lettere. Senza scandalizzarci perché sappiamo come gira il mondo e nessuna categoria è senza peccato.
Gentile lettore nell’edizione del nostro giornale di ieri, a pagina 21 del fascicolo nazionale, trova la notizia di cui lei parla. Va però chiarito che i giornalisti in questione non sono indagati. Al momento non risulta abbiano commesso alcun tipo di reato e quindi non c’è ragione per sottolineare con particolare enfasi questo aspetto della vicenda. Non si tratta quindi di una difesa aprioristica, ma di colleghi che per il momento hanno l’unica responsabilità di aver curato l’ufficio stampa di un personaggio coinvolto in un’inchiesta giudiziaria. Risultassero complici in operazioni illecite non faticheremmo a scriverlo a chiare lettere. Senza scandalizzarci perché sappiamo come gira il mondo e nessuna categoria è senza peccato.
Nessun commento:
Posta un commento