Ricevo da Marco Comelli di Updating questo interessante comunicato che anticipa i dati di una ricerca che verrà presentata alla prossima edizione di Microgen Forum dedicato alle energie rinnovabili.
Le vie del capitalismo sono infinite. La modifica della struttura dei sussidi e le mutate condizione del mercato del credito provocano un nuovo mutamento nella struttura e negli attori del mercato italiano delle energie rinnovabili fotovoltaiche.
Da qualche mese e per tutto il 2012 continuerà l'acquisizione in comodato d'uso dei tetti dei capannoni, soprattutto agricoli. Obiettivo: far soldi prendendo in comodato le superfici e piazzandoci sopra impianti di generazione fotovoltaica, corrispondendo qualcosa al proprietario e incassando gli ancora ricchi sussidi (con rendimenti dell'8-10 per cento l'anno per vent'anni sul capitale investito, meglio dei BTP). La finestra dei sussidi però resterà aperta per un tempo limitato: già dal gennaio 2013 questi perderanno la componente acquisto dell'energia, che oggi cuba per circa 10 centesimi a KW/h, dando un taglio deciso ai rendimenti. Ed ecco perché i cacciatori di tetti vanno in giro per la campagne di tutta Italia, privilegiando le aree dove si conentrano gli allevamenti zootecnici, che sono le aziende con i capannoni più grandi.
Di questo trend di sviluppo delle energie rinnovabili si parlerà nell'annuale ”Rapporto sulle nuove energie in Italia”, giunto alla terza edizione, che verrà presentato nel corso di Microgen Forum a Milano il prossimo 21 marzo.
Questi i principali fatti relativi al fenomeno della caccia ai tetti:
- il Quarto Conto Energia dal gennaio 2013 disincentiva gli impianti superiori a 1 MW
- la stretta creditizia rende difficile l'accesso ai finanziamenti ai piccoli investitori
- grandi utilities e operatori specializzati si sono buttati sulla miniera d'oro dei tetti dei capannoni, da acquisire in comodato e su cui piazzare impianti fotovoltaici
- la taglia più richiesta per il 2012 è 200 KW
- per l'investitore si tratta di un ritorno garantito di 1,5 milioni di euro a fronte di una spesa di 600mila, comprensivo di impianto, accessori e canone del tetto
- per un tetto da 200 KW, il proprietario riceve un canone complessivo di 50mila euro
alcuni preferiscono invece un impianto gratuito da 20 KW, con un ritorno di 150mila euro in vent'anni
- la caccia ai tetti si prevede consentirà di arrivare entro fine anno alla soglia di 20 GW di fortovoltaico installato (oggi sono 12,7 GW)
Questi i principali fatti relativi al fenomeno della caccia ai tetti:
- il Quarto Conto Energia dal gennaio 2013 disincentiva gli impianti superiori a 1 MW
- la stretta creditizia rende difficile l'accesso ai finanziamenti ai piccoli investitori
- grandi utilities e operatori specializzati si sono buttati sulla miniera d'oro dei tetti dei capannoni, da acquisire in comodato e su cui piazzare impianti fotovoltaici
- la taglia più richiesta per il 2012 è 200 KW
- per l'investitore si tratta di un ritorno garantito di 1,5 milioni di euro a fronte di una spesa di 600mila, comprensivo di impianto, accessori e canone del tetto
- per un tetto da 200 KW, il proprietario riceve un canone complessivo di 50mila euro
alcuni preferiscono invece un impianto gratuito da 20 KW, con un ritorno di 150mila euro in vent'anni
- la caccia ai tetti si prevede consentirà di arrivare entro fine anno alla soglia di 20 GW di fortovoltaico installato (oggi sono 12,7 GW)
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