domenica 2 ottobre 2011

Uccidere l'uccello beffeggiatore

Chi ha letto da bambino “Le avventure di Tom Sawyer” riconoscerà l’influsso che il modo di descrivere il mondo con gli occhi dei ragazzi, tipico di Mark Twain, ha avuto su Harper Lee, autrice di quel meraviglioso libro che è “Il buio oltre la siepe” (il titolo originale è “To kill a mockingbird”) che le valse il Premio Pulitzer nel 1960.
La storia è scritta in modo avvincente e quando ho cominciato a leggerla una sera prima di dormire, non sono riuscito ad abbandonarla fino all’alba, quando stremato, ma felice, ho girato l’ultima delle sue 290 pagine. Protagonista e io narrante è Scout, un Hukleberry Finn, in gonnella di 7 anni che racconta in prima persona, come in un diario, la storia che si svolge nell’arco di tre calde estati e che coinvolge una galleria di personaggi descritti in modo magistrale: i bambini della città, lo sceriffo, il padre avvocato, vedovo, povero e integerrimo, le vicine di casa discendenti degli antichi piantatori, la governante nera Calpurnia che cresce lei e suo fratello, il giudice, insomma i rappresentanti della caste sociali della piccola città del Sud,  dal misterioso uomo-bambino, Boo, rinchiuso in casa dai genitori che esce solo di notte, ai poveri bianchi, oppressi dal degrado seguito alla Guerra Civile, condizione che condividono con i loro ex schiavi incolpevoli sui quali riversano tutto il loro impotente rancore.
Teatro delle gesta di Scout e dei suoi amici è la cittadina di Maycomb nell’Alabama degli anni 20. In breve la storia è la seguente: il padre di Scout, l'onesto avvocato Atticus Finch, è incaricato della difesa d'ufficio di un "negro" accusato di violenza carnale; riuscirà a dimostrarne l'innocenza, ma l'uomo sarà ugualmente condannato a morte. La vicenda, che è solo l'episodio centrale del romanzo, è raccontata dalla ragazzina che scandalizza le signore con un linguaggio non proprio ortodosso, testimone e protagonista di fatti che nella loro atrocità e violenza non riescono mai a essere più grandi di lei. Nel suo raccontare lieve e veloce, ironico e pietoso, rivive il mondo dell'infanzia che è un po' di tutti noi, con i suoi miti, le sue emozioni, le sue scoperte, in pagine di grande rigore stilistico e condotte con bravura eccezionale. Dal romanzo venne tratto un film con Gregory Peck e un giovanissimo Robert Duvall, vincitore di tre premi Oscar
Il buio oltre la siepe
Economica Feltrinelli
Pagine 290, euro 7,50

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