Da “Il Giorno” di oggi apprendiamo che la città di Cinisello Balsamo si è aggiunta alla lista dei Comuni che hanno deciso di istituire il registro per raccogliere le dichiarazioni di volontà dei cittadini per il fine vita. Il Consiglio Comunale ha infatti approvato, con 14 voti favorevoli, 5 contrari e 5 astenuti, un Ordine del giorno che ha deciso la costituzione di un registro per, come dice sindaco Daniela Gasparini, "Tenere conto delle volontà del morente"
Quando due anni fa il dibattito tra enti locali sulla possibilità di istituire questo registro è cominciato, ad aderire all'iniziativa era solo Cagliari, poi si è aggiunto Calenzano (Firenze), seguito da Genova, Castelfranco Emilia (Mo), Civita Castellana, Napoli, Torino e, più recentemente, Padova, Casalecchio di Reno (Bo), Castel del Piano in provincia di Grosseto. Ora di Comuni grandi e piccoli se ne contano 80 e questi hanno deciso di unirsi nella "Lega degli enti locali per il registro delle dichiarazioni anticipate di trattamento".
L'Associazione Luca Coscioni, promotrice della campagna iniziata nel 2009 dopo la morte di Eluana Englaro, può ritenersi soddisfatta. La mappa dell'Italia, consultabile on-line, è affollata di bandierine verdi che indicano i piccoli o grandi centri dove è possibile depositare le proprie volontà sul fine vita. Tra gli obiettivi della neonata associazione di Comuni vi è quello di "tutelare il diritto all'autodeterminazione dei cittadini anche attraverso gli adeguati strumenti giudiziari e ad individuare i principi giuridici che permettono alle amministrazioni locali di intervenire, nonostante controversie interpretative anche da parte ministeriale”.
Personalmente mi dichiaro favorevole all’istituzione di tale registro perché ritengo ognuno libero di decidere, nei limiti dell’umanamente possibile, della qualità della sua morte. Una libertà che, ne sono certo, la maggioranza dei cittadini rivendica come “fondamentale” e che in Italia si pratica ipocritamente, come tutte le vere libertà, in molti ospedali e in molti hospice dove per un malato terminale è possibile morire dignitosamente e con l’assistenza medica adeguata, purché non lo si sbandieri pubblicamte.
Nel nostro Paese è ora che si affermi finalmente lo Stato di Diritto. Il registro cinesellese non avrà ovviamente riscontri pratici immediati in assenza di una legge che questo Parlamento illiberale, di reazionari e di nemici delle libertà civili, non approverà mai, ma anche i simboli sono importanti e di fronte a migliaia di registrazioni di “Testamenti biologici” anche i peggiori sordi (di destra e di sinistra), saranno costretti ad aprire le orecchie.
Per informazioni: Associazione Luca Coscioni, Fondazione Veronesi
2 commenti:
Anche se - correttamente - pidiellini e leghisti (quelli che volevano cacciare il Vaticano nel water della Storia) non evitano mai di ricordare che il testamento biologico non ha alcun valore legale, le iniziative come quelle del comune di Cinisello vanno moltiplicate.
Approfitto di questo spazio per chiedeLe caro Arcari se il Partito Democratico sia laico o meno.
Bersani è contiguo a Comunione e Liberazione; Letta insieme al Pdl Lupi si sono uniti per dare sempre maggior peso alla stessa realtà cattolica - finanziaria; Veltroni quando era sindaco di Roma promise di istituire il registro delle coppie di fatto ma non vi riuscì per le pressione d'Oltretevere. La mia non è un provocazione ma una domanda seria: da quale atto politico si evincerebbe la presunta laicità del Pd?
VANNUCCHI
Caro/a Vannucchi alla tua domanda non è agevole rspondere. Quale tra i partiti politici italiani della Prima Repoubblica si poteva dire totalmente laico in Italia, esclusi i Radicali? Praticamente nessuno. Non lo erano i democristiani, ovviamente, non lo erano i socialisti, non lo erano i comunisti, non lo erano i neofascisti e non lo erano nemmeno i liberali (non possiamo non dirci cristiani scriveva Benedetto Croce). E quale dei partiti della seconda Repubblica lo è? Il PdL e la Lega non lo sono, come non lo è il PD o l’IdV, non parliamo della UdC.
Tutti i partiti italiani nascono da un impasto culturale in cui il concetto di laicità dello Stato deve fare i conti con i valori “indisponibili” dei cattolici. Non ne ho la prova, ma temo che se si arrivasse a chiedere di istituire a Paderno Dugnano un registro dei testamenti biologici il PD si dividerebbe tra quelli favorevoli, quelli contrari e quelli che cercherebbero di evitare la discussione.
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