domenica 25 settembre 2011

Tilane: la tettoia del Caffè Letterario

Leggo sul sito dei Verdi padernesi questa notizia che a mio avviso merita qualche commento.
Più di venti giorni fa, il 24 agosto 2011, è stata inviata all’Assessore Urbanistica ed Edilizia Privata, Gianluca Bogani, una lettera per iniziativa di Michele Crapuzzo (ex assessore all’Urbanistica della giunta Massetti ndr), lettera della quale non si è ancora avuto riposta. Fiduciosi, attendiamo che l'Amministrazione spieghi. Di seguito il testo della lettera.
Da qualche tempo a fianco della caffetteria adiacente la Biblioteca Tilane, locali di proprietà comunale affittati tramite bando pubblico, è stata realizzata una tettoia che copre lo spazio esterno della caffetteria stessa.
Si tratta di una struttura fissa che a mio parere mal si inserisce nell’architettura dell’edificio, ma questa è solo una mia opinione, sarebbe interessante sapere se prima di realizzare la struttura è stato chiesto un parere all’architetto Gae Aulenti progettista dell’edificio e se è stato chiesto il parere della commissione comunale preposta.
Sarebbe anche interessante sapere se la tettoia è stata autorizzata e se la possibilità di realizzare tale struttura era stata inserita nel bando di assegnazione, perché, in tal caso chiunque poteva valutare l’offerta sapendo che la superficie di vendita poteva essere aumentata con la realizzazione della tettoia.
Grazie per l'attenzione
Michele Crapuzzo  
Le spiegazioni richieste un mese fa e, stando al sito dei Verdi, non ancora fornite dall’amministrazione, sarebbero necessarie in ogni caso, ma lo sono ancora di più perché come molti sanno, anche se la stampa o i blog cittadini non lo hanno mai rilevato, il bar in questione, il cosiddetto “Caffè Letterario”, aperto il 23 dicembre 2010, è stato a suo tempo assegnato dal Comune a una società nella quale ha degli evidenti interessi il consigliere comunale del PdL, Giancarlo Pirovano. Prova di questa evidenza il fatto che spesso gli avventori del bar incontrano dietro al banco proprio il suddetto consigliere impegnato a servire caffè e aperitivi ai clienti.
Ora, se è perfettamente lecito assegnare con gara pubblica un bar di proprietà comunale a una società nella quale ha interessi un consigliere comunale di maggioranza, mi sembra altrettanto lecito attendersi che l’amministrazione risponda subito a Crapuzzo per fugare immediatamente ogni ipotesi maliziosa al riguardo che chiunque potrebbe lecitamente fare. Le domande poste da Crapuzzo sono semplici: 1) la costruzione della tettoia è stata autorizzata? 2) la costruzione della tettoia era prevista e inserita nel bando di assegnazione del locale? 
Rispondere non dovrebbe essere difficile.

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