“Berlusconi: Paese solido, anch’io in trincea” ha detto il capo della destra ieri alla Camera. Come è noto il Paese non è solido e lui non è un imprenditore perché le sue società che stanno in Borsa sono solo concessioni governative ottenute dalla politica. La loro difesa non coincide con quella del Paese, ed è per questo che il fondo del Corriere della Sera firmato da Sergio Rizzo titola: “Le attese deluse”.
La casa brucia, ma a spegnere l’incendio non può essere chi su questo si è finora arricchito. Lo dice bene la vignetta di Giannelli a centro pagina che lo mostra seduto su un vulcano che dice “Tutto va bene, è solo un fumus persecutionis”. Di spalla il commento di Alberto Alesina: “Debito e tagli: quello che l’America non dice”. In basso la foto notizia di Mubarak in barella al processo e a destra il titolo dalla Libia: “Allarme in mare un missile sfiora nave italiana”.
La Repubblica apre con il titolo “La crisi c’è, ma siamo solidi”. Nell’occhiello Bersani commenta: “Discorso lunare” e nel sommario il supermanager Fiat, Marchionne, afferma: “Paese senza leadership”. Il fondo di Scalfari titola: “Il Cavaliere e i mercati tra Scilla e Cariddi” mentre Tito Boeri giudica il discorso: “Parole in libertà”. Il retroscena di Caludio Tito ci informa che: “Silvio teme una spallata”. Al centro la vignetta di Altan in cui uno dice: “Il succo: tenterà di ridurre le auto blu” e l’altro “Sollievo nei mercati, la sua è grigia”. Di spalla il processo a Mubarak. Il titolo è: “I generali del Cairo e la farsa democratica”.
Anche La Stampa apre con l’affermazione di Berlusconi sulla solidità del Paese e le reazioni sollevate, ma più significativo è il box su tre colonne sotto la manchette “All’interno” che affianca tre titoletti: “L’urlo dell’aula: tutti in ferie. Noia battute e trolley pronti per le vacanze”, “La Lega e il gelo con l’amico Giulio. Bossi diserta la seduta, Maroni resta defilato”, “Per ora niente tassa sul fumo. Il tavolo con le Regioni salta, resta il tiket”. I due editoriali sulla “solidità” del premier sono affidati a Marcello Sorgi: “Un copione all’ennesima replica” e a Massimo Gramellini. “Il cavaliere senza benzina”. Di spalla “Il Caso” di Paolo Mastrolilli, commenta il compleanno, 50 anni, del presidente Usa.
Il quotidiano di Confindustria (Il Sole-24 Ore) affida a Stefano Folli il fondo: “L’urgenza della realtà, l’obbligo di cambiare passo” dove l'autore sottolinea l’idea bislacca del capo della destra secondo il quale non è l’Italia che deve cambiare, ma i mercati, l’economia, il mondo. Sotto il commento di Gian Maria Gros Pietro chiede: “L’apertura alle parti sociali porti a misure concrete”. Di spalla il monito. “Spread sempre tesi. Per le Borse europee ancora un forte calo”. Al centro pagina la foto del banco dei ministri a Montecitorio con il titolo: “Marchionne, serve una leadership forte”.
Sul “suo” Giornale Berlusconi afferma: “Ci salveremo. Ma la sinistra rifiuta un patto per l’Italia”. Insomma, lui è un incapace, ma la colpa è dell’opposizione. Il “lecchino” è affidato al direttore Feltri che ribadisce: “Il governo ha fatto tutto quello che doveva fare”. Di spalla l’eterno secondo, Sallusti, commenta “Marchionne l’ingrato”; ha osato dire che il premier è bollito. Le tre “Analisi” sono affidate all’economista craxiano, Francesco Forte, “Banche e risparmi perché il Paese merita fiducia”, all’ex spin doctor dalemiano, Fabrizio Rondolino, “Il PD vuole il voto prima che esploda la bomba-tangenti”, e a Paolo Bracalini, “L’alleanza tiene. La Lega (e Maroni) applaudono Silvio”. In taglio basso Giordano Bruno Guerri ricorda al Cav: “Mubarak, non c’è pietà per i potenti caduti”. Memento mori.
La Padania mente per la gola. Il titolo è: “Governo più forte della crisi”. Di spalla un colonnino titola “Cota-Cipe: Torino-Lione a pieno regime”. La grande foto notizia è dedicata al ministro dell’Interno: “Altro asso di Maroni, il codice antimafia”. Sotto l’apertura l’intervista sul futuro al capogruppo bossiano, Marco Reguzzoni che dice: “Abbiamo giocato in difesa, ora passiamo all’attacco: facciamo una rivoluzione”. Patetico.
Per Avvenire nel discorso di Berlusconi non tutto è da buttare: “Delusioni e qualche buon segno” dice Marco Tarquinio. Di fianco il leader Cisl, Bonanni, mette fretta: “Guai ad attendere. Nuove misure in pochi giorni”. A centro pagina il caso della malata di Treviso che vuole morire e il Tribunale che certifica il suo diritto. Di spalla “Mubarak alla sbarra”.
Il titolo dell’Unità è “Un alieno in Parlamento. Nella grande foto al centro il titolo è “Rottamazione” e poi i titoletti dei sommari: Berlusconi fa finta di niente. Bersani. Ora un passo indietro. Anche Marchionne: in un altro posto il leader si sarebbe dimesso”.
L’editoriale di Claudio Sardo avverte. “Il rischio per l’Italia”. Sotto l’analisi di Paolo Guerrieri: “Se il Paese non cresce”. Il commento di Luca Bianchi è: “Il trucco del Paiano Sud”.
Il Fatto titola ironico: “Dopo di lui il diluvio”. Il commento di Antonio Padellaro avverte: “Aspettiamoci di tutto”. La vignetta mostra Berlusconi “travolto dai mercati, specialmente gli ortofrutta”. Di spalla Marco Travaglio con il fondo “Ultima chiamata” chiede: “Chi si salverà dall’apocalisse della seconda repubblica? Non B le cui performance al Bunga Bunga per quanto penose (soprattutto per le ragazze) sono comunque migliori di quelle di ieri alla Camera”.
1 commento:
Ve lo immaginate il discorso di Berlusconi al posto di Curchill all'entrata in guerra della Gran Bretagna oppure quello al posto di Degasperi alla conferenza di pace di Parigi le risate che avrebbero scatenato.
Eppure c'è poco da ridere, rendiamoci conto che i momenti sono drammatici.
E all'orizzonte personaggi come quelli citati proprio non se ne vedono da nessuna parte.
saluti preoccupati
pierino favrin
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