"Rho-Monza, Serravalle pronta a valutare la proposta avanzata dai Comuni e dai Comitati". Questo il titolo del Comunicato stampa diffuso ieri dal vicesindaco Bogani dopo l’incontro con Serravalle che riassume il punto di vista del Comune.
“Un altro piccolo passo in avanti è stato fatto sulla strada dell’interramento”, dice anche se ammette che ci sono ancora grossi problemi da risolvere. L’Amministrazione Comunale è comunque soddisfatta dell’esito dell’incontro di ieri: “Rimaniamo con i piedi per terra perché siamo consapevoli che stiamo lottando con i tempi quasi scaduti – commenta il Vicesindaco – ma non possiamo non apprezzare la disponibilità dei vertici di Serravalle. Una collaborazione concreta tra il territorio e gli enti preposti che ci auguriamo possa risolvere tutti gli aspetti negativi, realizzando un'opera di indubbia importanza strategica per il tutto il Nord Milano con un impatto ambientale minimo e con l’apprezzamento delle nostre comunità”.
Insomma, tutto è per il meglio, Serravalle, Provincia e i Comuni sono d’accordo? Ferruccio Porati non è così ottimista: “Oggettivamente, non riesco a vedere tutta quella positività che traspare dal comunicato stampa, perché ho visto il disinteresse dell’assessore De Nicola (anche quando presente, non ha prestato un solo attimo di attenzione, giocherellando tutto il tempo col suo telefonino), il clima da esame inquisitorio portato avanti dai tecnici, l’ossessione del rispetto delle normative e della presunta sicurezza degli automobilisti, ma mai un accenno, per esempio, al fatto che 14 corsie a cielo aperto non esistono da nessuna parte, che case, scuole e strutture sanitarie saranno a 10 metri dal tracciato su cui, in nome della ‘sicurezza’, sarà consentito (vedi progetto) sfrecciare a 120 Km/h – cioè molti di più, dal momento che nessuno controllerà alcunchè – in un inferno di rumore e di aria malsana, grazie agli scarichi di 80 milioni di veicoli l’anno, in attesa di vedersi piombare un autotreno in soggiorno. Questo è ininfluente, ovviamente. Mica ci vivono i figli dei dirigenti e dei tecnici di Regione, Provincia e Serravalle in questo assurdo urbanistico che andranno a creare...
Sarei molto contento di essermi sbagliato, anche se non ci scommetterei sopra”.
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