lunedì 1 agosto 2011

Bus a chiamata: quelli "che amano" l'estate

Trasporti estivi, cominciamo molto male. “Hanno tagliato un servizio regolare che c’è sempre stato e funzionava, e l’hanno sostituito con un non servizio”. A telefonarmi dopo avere letto sul blog l’ultima interrogazione urgente inviata dal capogruppo Anelli al Sindaco, che denunciava il sommario funzionamento del servizio di “bus a chiamata” (con il sovrapprezzo di 1 euro oltre al biglietto), è stata una padernese piuttosto infuriata. Perché al servizio tagliato, quello del trasporto dal Villaggio alla stazione, assicurato fino al 31 luglio dalla linea rossa, corrispondeva stamattina solo un numero di cellulare spento (presumibilmente quello dell’autista) che è rimasto muto fino a dopo le 7 (dovrebbe funzionare dalle 6.30) e che quando ha finalmente risposto ha detto sgarbatamente che non poteva venire a raccogliere i cittadini in attesa sul marciapiede del Villaggio che dovevano andare a lavorare con il treno delle 7.30 dal momento che – diceva- era “già stato prenotato” fino alle 8,15. 
Insomma i padernesi che oggi aspettavano con ansia di provare il nuovo servizio di autobus on demand sono rimasti molto male. Hanno telefonato all'Ufficio Trasporti in Comune, ma le impiegate cadevano dalle nuvole. Non sapevano cosa rispondere. Di certo, l’autobus "che ama l'estate" (ma chi è quel genio che inventa certi slogan?) non li ama per niente, e nemmeno il sindaco.

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