Il "pasticciaccio brutto" del Centro Falcone e Borsellino di Paderno Dugnano è ancora lungi dall’essere risolto. Il motivo principale è il seguente: la giunta che si è impegnata a parole in Consiglio Comunale a riaprire il Centro di Aggregazione Sociale entro giugno, non è ancora in grado di dire alla città come intende concretamente farlo, sia pure in modalità provvisoria.
La noiosa e sgradevole retorica del sindaco, infatti, non è una toppa sufficiente a coprire questo buco che si vede ad occhio nudo: sbraita e insulta i vecchi gestori, ma in realtà non sa cosa fare. C’è però una scadenza che costringerà la coppia Alparone e Ghioni a fare alla svelta qualcosa: entro il 20 giugno i quattro anziani firmatari del ricorso contro la delibera di chiusura del centro, decideranno se continuare la loro battaglia legale davanti al tribunale amministrativo o accettare la prima sentenza e farsi definitivamente da parte.
La notizia è che nonostante le ignobili provocazioni e le gratuite ingiurie (“quelle 4 cattive persone proterve e arroganti”) pronunciate dal sindaco in Consiglio Comunale contro di loro, i quattro ex responsabili della Associazione Falcone e Borsellino sembrano propensi a ritirarsi dalla causa per non dare all’amministrazione alibi di sorta e costringerla a tenere fede alle sue promesse messe nero su bianco dalla delibera approvata nei giorni scorsi: riapertura del Centro e regolare affidamento dello stesso a un’associazione del territorio.
In questo caso Alparone non avrà più scuse e fantasmi dietro i quali nascondersi e dovrà dire chiaramente ai padernesi come intende dare soluzione alla vicenda. Anche perché ormai incombono una serie di adempimenti normativi e fiscali che sono rimasti inevasi. Con la delibera n°131 del 27 luglio 2010, infatti, il Centro è stato affidato dalla giunta all’Arci di Milano, Palazzolo e Calderara, nella persona del vicepresidente del Comitato Arci milanese, Ideanna Giuliani che da quella data al 31 dicembre 2010 risulta essere l’unica titolare responsabile della gestione della struttura comunale. Ma ad oggi non sembra che siano stati effettuati dalla rappresentante dell'Arci tutti gli adempimenti legali che erano di sua competenza (volture, contratti, contabilità, bilanci, versamenti e dichiarazioni fiscali, ecc), adempimenti che sono in parte già scaduti. Cosa intende fare al riguardo l’amministrazione? Esporre il Comune ad altri contenziosi?
8 commenti:
l'amministarzione è alla ricerca disperata di una soluzione, infatti mercoledì scorso si è tenuta una riunione in comune alla quale l'assessore ha invitato l'UTE (università della terza età), l'associazione carabinieri guidata dall'ex carabiniere e consigliere della lega nonchè padre dell'assessore ai giovani il signor Caldan e l'associazione Florence. Sarebbe interessante sapere il criterio con cui sono state scelte ma nonostante la ricca presenza di associazioni sul nostro territorio solo a queste associazioni l'assessore ha proposto di formare una associazione che dopo aver stipulato una convenzione con il comune per l'affidamento della gestione e l'apertura del centro a partire dal 1 luglio. Ultima chicca l'organismo provinciale a cui affiliare la nuova associazione sarebbe l'ANCESCAO la stessa diffidata dal sindaco quando il Falcone e Borsellino l'aveva proposta in sostituzuione dell'Arci che aveva rinunciato.
Finalmente si scopre il vero intento di questa amministrazione di centro destra perseguito fin dal suo insediamento: gestire il centro con persone politicamente vicine e controllabili contro tutti gli altri anziani che non la pensano come loro e per non correre rischi non si ricorre agli strumenti democratici quali l'elezione del comitato di gestione come era stato fatto in passato o più semplicemente una gara ad evidenza pubblica per l'affidamento ad una associazione che con trasparenza fa la migliore offerta e offre le migliori garanzie.
Nonostante tutto penso che sia utile aprire al più presto, saranno poi i cittadini a risolvere i problemi, le bugie e le falsità avranno vita breve.
Ecco perché Caldan nel suo intervento in consiglio comunale martedì scorso si era detto addirittura "entusiasta" della proposta "transitoria" di Ghioni. Il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi..
Giustamente come dicevi Carlo domenica, nonostante quanto scritto dall'anonino, nessuna reazione tutto tace, allora è giusto che certa gente si tenga questa amministrazione.Oltre a quanto scritto dall'anonimo, ho l'impressione che ci sia anche qualche volontario dell'ass.Falcone Borsellino abbia accettato di aiutarli sarò maligna ma io penso di si sveglia non lamentiamo sempre e poi abbassiamo la testa Luna
Ho visto sul sito del comune il consiglio comunale del 31 maggio. Vorrei un chiarimento perchè sinceramente non ci capisco più niente in questa complicata vicenda.
Come mai l'assessore Ghioni ha dichiarato che l'amministrazione ha dato un'altra possibilità all'Associazione Falcone e Borsellino di gestire il centro(da luglio a dicembre2010)se con la delibera 131 del 28/7/2010 la giunta comunale ha categoricamente impedito all'associazione stessa di poter operare nel centro?
Lorenzo
GHIONI MENTE. HA AFFIDATO DA LUGLIO A DICEMBRE 2010 IL CENTRO A UN'ALTRA ASSOCIAZIONE, MA HA SFRUTTATO I VOLONTARI, DI CUI OGGI PARLA MALE, PER MANDARE AVANTI ILLEGALMENTE IL CENTRO DAL MOMENTO CHE NON SAPEVA COME SOSTITUIRLI. QUESTI ULTIMI HANNO DECISO DI NON PROSEGUIRE LA LORO CAUSA CON IL TAR, MA HANNO RAGIONE DA VENDERE. IL FISCO AVRA' PROBABILMENTE QUALCOSA DA RIDIRE E A SUO TEMPO NE CHIEDERA' CONTO ALLA GIUNTA E A GHIONI.
Ti ringrazio per la risposta.Mi sembra di capire che il responsabile è stato il comune. Quindi, come giustamente dicevi tu, chi dovrà rispondere al fisco sarà l'amministrazione.
Presumo anche che tutti i pagamenti effettuati durante i 6 mesi (luglio-dicembre 2010,SIAE, fornitori, ecc.ecc.)siano stati effettuati dal comune quale diretto responsabile, e non dall'Associazione Falcone e Borsellino visto che con delibera 131 le sono stati sospesi gli spazi nel centro.
E' andata così? Grazie per le delucidazioni.
Lorenzo
No, tutti i pagamenti effettuati durante i 6 mesi (luglio-dicembre 2010,SIAE, fornitori, ecc.ecc.) non sono stati effettuati dal Comune quale diretto responsabile, ma dall'Associazione Falcone e Borsellino che ignorava l'esistenza della delibera 131 che le sospendeva gli spazi nel centro. Insomma il Comune d'accordo con l'Arci provinciale ha approfittato della buona fede dei volontari i quali senza sapere di essere stati "sospesi" hanno continuato a lavorare fino a dicembre come se fossero ancora titolari a tutti gli effetti della convenzione. Stando alla delibera infatti il Centro era affidato in quel periodo all'ARCI provinciale di Milano e personalmente al vicepresidente Ideanna Giuliani che veniva indicata nella delibera di giunta responsabile della gestione. Questa non ha provveduto a gestire direttamente il Centro, né a fare le volture dei contratti di fornitura e ai relativi pagamenti. Insomma tutto è stato lasciato in carico ai vecchi gestori. Che però non avevano più alcun potere o dovere di gestire nulla. A me sembra tutto molto irregolare e scorretto.
Forse è qualche cosa di più di un comportamento scorretto.Ma l'opposizione è al corrente di tutto questo? Perchè tace?
Lorenzo
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