domenica 10 aprile 2011

Calderara: un mare di promesse non mantenute

Sul primo numero di "Qui Paderno Dugnano" è stato pubblicato questo articolo a firma del Consigliere di Quartiere, del Partito Democratico, Simone Cattaneo, che ci parla della delusione dei cittadini di Calderara che si sentono ingannati da Alparone e dalla sua maggioranza perché, prima delle elezioni, avevano fatto loro un mare di promesse che poi non hanno mantenuto. A questo proposito domani sera si terrà, alle ore 21.00 presso il Consiglio di Quartiere una conferenza stampa convocata dai membri del parlamentino proprio per denunciare le cose che non vanno tra amministrazione di destra e cittadini.  
Avevano promesso di tutto e di più e i caldarolesi ingenui ci avevano creduto. Ma a quasi due anni dalla campagna elettorale e dalle elezioni che hanno consegnato alla destra il quartiere e la città, sono molti i cittadini che si pentono di quella scelta. Alle promesse, alle facili parole, non sono seguiti i fatti.  Avevano promesso di spendere 500mila euro per rifare o ristrutturare le scuole, avevano promesso di spendere 400mila euro per fare un mercato coperto, avevano promesso iniziative culturali e feste per rivitalizzare la vita economica e sociale del quartiere: chi li ha visti?

E’ un  fatto che la cancellazione del Bilancio partecipato e delle opere previste a Calderara da parte della giunta ha ammazzato il quartiere che oggi non ha più voce in capitolo su niente. Il livello alto dei progetti relativi alle opere pubbliche è stato ridotto ai minimi termini, cioè al livello dei marciapiedi e delle buche da aggiustare con una palata di bitume. Nessuna proposta fatta dai cittadini e dai commercianti è stata accettata e tantomeno realizzata. Una su tutti il mercato rionale che ci era stato promesso solennemente e che adesso scoprono di non poter fare.
Una promessa davvero spudorata dal momento che chi l’ha fatta (la coppia di assessori Di Maio e Salgaro) sapeva benissimo di non poterla mantenere. Difatti le normative impongono un limite al numero delle bancarelle di ambulanti che deve essere rapportato a quello degli abitanti e attualmente questa pianta organica di fatto è già completa. Solo se una cinquantina di ambulanti rinunciassero ad andare a vendere ai mercati di Dugnano e Palazzolo per venire a Calderara il mercato settimanale si potrebbe fare qui.
Un’altra promessa non mantenuta è quella dell’animazione culturale ed economica del quartiere. I commercianti locali hanno fatto delle proposte, una “serata aperta”, cioè un’iniziativa di animazione di quartiere, con musica piccoli spettacoli e negozi aperti fino a mezzanotte, ma l’amministrazione non ha mai nemmeno risposto. Ormai è chiaro che tutto quello che si farà, se si farà a calderara verrà solo calato dall’alto, discusso e soprattutto deciso altrove e non in quartiere, dopo avere ascoltato i cittadini e le loro proposte.
Anche ai cittadini dell’associazione genitori della scuola elementare che si erano offerti, sull’esempio di quanto accade in altre città vicine, di imbiancare la scuola che ne avrebbe urgente bisogno, l’amministrazione ha risposto “no” dopo aver a lungo tergiversato. Ma è soprattutto nel Consiglio di Quartiere che la delusione è palpabile. Nel nostro parlamentino non si discute perché non ci sono oggetti di cui parlare, la giunta decide poco o niente e quel poco arriva qui già preconfezionato senza possibilità di interloquire. Inoltre a marzo non sappiamo ancora se e quando ricevere il contributo (1.200 euro in passato) che ci darebbe la possibilità concreta di attuare qualche iniziativa.
E’ evidente che la giunta Alparone vuole spegnere la vita sociale di Calderara e di fatto negare il futuro ai cittadini di questo quartiere. Dovevamo discutere del destino dell’area ex Breter, sulla quale la precedente amministrazione voleva realizzare nuovi negozi e residenze, in parte di edilizia convenzionata da riservare agli anziani, più una nuova piazza con verde e parcheggi, per dare un carattere al centro del quartiere. Anche di questo non si sa niente e alle domande dei cittadini non si danno risposte.

1 commento:

carlo arcari ha detto...

Conferenza stampa rimandata a data da destinarsi. La maggioranza in Consiglio di Quartiere che aveva indetto l'incontro per denunciare le cose che non vanno con l'amministrazione è stato stoppato dai vertici dei partiti di destra che li hanno convinti a soprassedere. Ma quando le cose non funzionano non si possno nascondere sotto il tappeto e gli uomini sul territorio non sono pupazzi da muovere a comando.