lunedì 7 marzo 2011

Via Gheddafi. L’Italia con i giovani arabi, per la democrazia

Ricevo dal consigliere del PD, Gianfranco Massetti, questo commento sulla politica che dovrebbero mettere in campo l'Italia e l'Europa nei confronti delle rivolte popolari scoppiate nel Nord Africa e in particolare sulla situazione della Libia. Una posizione diversa da quella reticente e ambigua del governo di destra che continua, anche per bocca del ministro Maroni, a sostenere nei fatti la dittatura di Ghedaffi che si vorrebbe mantenere al potere contro improbabili "invasioni islamiche" dell'Italia. Dopo l'appoggio a Milosevic massacratore degli albanesi di religione islamica del Kosovo, quello a Ghedaffi che si propone come nemico di Al Quaeda, la Lega continua a fare le sue scelte.

L’ansia di democrazia e di libertà sta dilagando positivamente in tutto il Nord Africa . Dopo la Tunisia, l’Egitto, oggi la Libia di Gheddafi.
Le paurose diseguaglianze sociali e la repressione delle libertà individuali sono diventate insopportabili per quelle popolazioni e per i giovani in particolare. L’Italia deve guardare con speranza a quelle lotte e sostenere in ogni luogo le istanze di democrazia e di libertà anche con i nostri partner europei.
Non c’è solo un problema di “orde di immigrati” come vuole far credere il governo Berlusconi ma, nell’immediato, anche di persone che vengono arrestate,torturate e uccise. Dobbiamo aiutarli a casa loro e a casa nostra.
L’Italia, l’Europa e il mondo, devono fare tutto quello che è possibile per aiutare quelle popolazioni che rischiamo di essere soffocate nel sangue dai tiranni di turno. In questa opera non aiuta l’immagine di un Presidente del Consiglio come Berlusconi che bacia l’anello a Gheddafi e che lo ha lasciato esibire a Roma come in un circo.
L'Unione europea è ancora un passo indietro rispetto ai problemi del Nord Africa. Si deve svegliare e spostare il baricentro verso il Mediterraneo, dove ci sono grandi prospettive ma anche grandi rischi. E’ evidente che la democrazia non si può esportare, ma si può lavorare sul riconoscimento dei diritti umani, della libertà di pensare e di manifestare. Italia ed Unione Europea assumano iniziative per favorire un esito positivo del conflitto in Libia mettendo fine in primo luogo a questo orrendo spargimento di sangue e impedendo a Gheddafi di portare il suo paese nel baratro della guerra civile.
Gianfranco Massetti

Nessun commento: