giovedì 3 marzo 2011

Rho-Monza: un Tavolo con quali sindaci?

La notizia che da un anno i Comuni di Paderno Dugnano, Novate, Bollate, Baranzate, Cormano, la Provincia di Milano e la Regione Lombardia erano a conoscenza di un progetto alternativo di interramento della Rho-Monza realizzato da una società di costruzioni, è arrivata sui giornali e tutti si chiedono, giustamente, come mai questo è rimasto sempre nei cassetti e nessuno ne ha mai saputo niente?
“Il Giorno riprende oggi la nostra conferenza stampa di lunedì quando abbiamo mostrato ai giornalisti il progetto fantasma. Ora bisognerà capire "da chi" e soprattutto "perché" è stato nascosto – commenta Ferruccio Porati, portavoce del Comitato per l’Interramento -. Come mai la Provincia e la Regione non ne hanno mai fatto cenno, né lo hanno considerato una base di discussione seria per andare incontro alle esigenze dei cittadini, che non sono solo i padernesi, ma anche i Novatesi e tutti coloro che avranno i balconi che si affacceranno sull'autostrada. Tutti zitti e mosca! Perché? Adesso bisogna davvero confrontarsi con le amministrazioni dei territori; richiediamo urgentemente il Tavolo dei Sindaci riunendo le amministrazioni dei 5 comuni interessati alla tratta per definire una linea comune da sostenere ad oltranza”.
Ma questo occultamento del progetto da parte delle amministrazioni locali necessita di un approfondimento, anche e soprattutto a Paderno Dugnano: perché il sindaco non ne ha mai fatto parola in tutte le assemblee, Consigli Comunali, riunioni pubbliche che si sono susseguite sull’argomento in questi ultimi 12 mesi.?


La cosa va discussa anche in sede politica e i partiti dell’opposizione devono chiedere conto ad Alparone e Bogani, soprattutto a quest’ultimo che ha la titolarità della materia e più volte ha parlato (anche in dialetto) di interramento, di questa più che sospetta reticenza.
Sentite cosa dice oggi il vicesindaco leghista del progetto fantasma: “Non so di quale progetto parli il Comitato, a me non hanno detto nulla. Noi però un anno fa abbiamo fatto analizzare dall’ufficio tecnico un progetto che non è stato ritenuto idoneo perché non prendeva in considerazione gli attraversamenti del Seveso, della Ferrovia e della via Gramsci. I costi sarebbero stati certamente più alti, ecco perché non l’abbiamo preso in considerazione. Ma non so se è lo stesso a cui si riferisce il Comitato; controllerò”.
Nessuno mi ha detto niente, non ricordo, non saprei, mi informerò. Lui, lo smemorato, non ricorda niente, tranne che il progetto che ha visto un anno fa era troppo costoso. La verità è evidente anche a un cieco: i vertici della nostra amministrazione hanno tenuto nascosto ai cittadini che un’alternativa al progetto di Serravalle c’era e si poteva discutere e confrontare, ma non hanno voluto mettere tutti nella condizione di sapere e di decidere. Alparone e Bogani, come i vertici degli altri Comuni ai quali il progetto di Unacoop era stato inviato, hanno invece deciso di non “disturbare il manovratore” Podestà, e di tenere nascosta ai loro concittadini questa concreta possibilità di realizzare l'interramento. Ma anche gli altri amministratori dei comuni vicini hanno taciuto: si sono forse messi d’accordo? Sembrebbe proprio di sì, ma se è così a che serve metterli oggi attorno a un Tavolo?

1 commento:

Anonimo ha detto...

Sorge il dubbio che magari fossero già stati presi accordi e assegnati gli appalti e quindi non si volevano più cambiare le carte in tavola? Ma cosa vado mai a pensare...Sicuramente mi sbaglio....

Del Fabbro