mercoledì 2 marzo 2011

Comitato di cittadini per dare soluzione alle piene del Seveso

Nasce a Milano in zona 9 (Affori, Niguarda, Fulvio Testi) il Comitato “Stop Esonda Seveso” che vuol richiamare l’attenzione delle istituzioni sulle misure che devono essere messe in campo da subito per risolvere il problema delle esondazioni del fiume Seveso. Sulla vicenda è intervenuto anche Enrico Borg, consigliere provinciale del PD, dopo che in Aula la maggioranza aveva bocciato un ordine del giorno che chiedeva al presidente Podestà di affrontare il problema. “Il centrodestra in Provincia non vuole assumersi la responsabilità politica di prendere una decisione sulla vicende delle continue esondazioni del fiume Seveso e sulla messa in sicurezza del territorio. Se ne lava le mani e lascia ogni decisione in capo al neonominato commissario straordinario per il Seveso, l’ex presidente di Arpa Lombardia Carlo Maria Marino. E sarà lui a definire il crono programma delle opere che prevede, tra l’altro, la realizzazione della vasca di laminazione a Senago. Noi invece pensiamo che anche la politica, cioè i cittadini, debba impegnarsi e prendere posizione sulle decisioni”, ha denunciato Borg.
Il Comitato vuole anche tenere informati i milanesi e aiutarli nell’individuazione di forme risarcitorie: molti sono infatti gli abitanti della zona che hanno subìto danni nelle loro abitazioni o nelle loro attività commerciali. Il problema del Seveso non riguarda però solo la zona 9. Il disagio dell’ultima esondazione ha coinvolto tutta la città: la MM3 si è bloccata per molti giorni e si è allagato il cantiere della MM5 causando danni per molti milioni di euro. Questo anche a causa della poca attenzione dell’amministrazione comunale nella manutenzione ordinaria di tombini e di alti canali di deflusso dell’acqua.
Il Comitato ha lanciato una petizione (disponibile sul sito del comitato www.stopseveso.blogspot.com) che i circoli del PD hanno deciso di promuovere iniziando una raccolta firme che mira a stimolare l’individuazione di soluzioni di breve e lungo periodo, a richiamare l’amministrazione alle sue responsabilità, ad attribuire al Consiglio di zona la regia degli interventi sia in fase preventiva che in fase di emergenza.

1 commento:

Venanzio Ortis ha detto...

Ciao.
Ma perchè, ogni volta che c'è un problema da affrontare e risolvere, ci devono SEMPRE pensare i cittadini ad organizzarsi per pensare alla cosa pubblica? Questi sono compiti dei vari sindaci ed assessori eletti. Se non affrontano i problemi delle comunità che sono chiamati ad amministrare, che cosa fanno? Solo la spunta del dare e avere dei ragionieri al bilancio, con le loro cacchio di tabelle excel???