Sono 7.000 le morti premature provocate ogni anno dallo smog nelle regioni del Nord. In Italia ogni cittadino perde in media 9 mesi di vita a causa delle polveri sottili. Lo affermano i responsabili del Centro europeo ambiente e salute dell'Organizzazione mondiale della sanità.
L'Oms ha aggiornato i dati dell’ultima rilevazione sugli effetti del Pm10 del 2006 sull’esposizione al Pm10 che aveva stimato in 8mila morti l’anno la quota nazionale di decessi legati all’inquinamento dell’aria.
Lo confermano anche le ultime ricerche dell'Agenzia europea per l'ambiente, che colloca 17 città italiane tra le prime 30 più inquinate del continente. Dopo Plovdiv, in Bulgaria, che è quella con l’aria peggiore, ci sono Torino, Brescia, Milano e Sofia. I medici e i ricercatori dell'Organizzazione mondiale della sanità non si sono fermati alla descrizione degli effetti negativi. Danno anche indicazioni su come condurre la lotta contro l'inquinamento: migliori tecnologie di veicoli e carburanti; ispezioni obbligatorie per auto e furgoni; incentivi fiscali per aumentare la mobilità pubblica; aiuti ai pendolari. Nelle condizioni della Pianura Padana, sono poi necessarie iniziative politiche armonizzate a livello regionale e interregionale. L’aria inquinata costa anche dal punto di vista economico. Se non si fa niente, sempre secondo l’Oms, da qui al 2020 il costo in termini di mortalità, malattie e anni di vita persi sarà di 28 miliardi di euro l'anno.
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