lunedì 21 febbraio 2011

Lavoro: +5,4% le assunzioni nel milanese. Le donne -5,4%

Ricevo dall'assessorato al Lavoro della Provincia di Milano i dati sulla dinamica  dell'occupazione del nostro territorio registrati nel 2010.
Gli 800.890 avviamenti del 2010 segnano un incremento di oltre 42.000 unità rispetto al 2009 (+5,6%), anno che ha registrato il picco più basso considerando il triennio 2008-2010. Nel 2008 gli avviamenti totali erano 847.980. Esaminando l’andamento della domanda di lavoro su base mensile nel 2009 e nel 2010, possiamo dire che la fase negativa più acuta di avviamenti è stata registrata nell’estate del 2009, la ripresa è iniziata nel marzo 2010 per poi procedere in modo sempre più deciso fino a novembre-dicembre.
Segnano una ripresa più lenta le assunzioni di lavoratori nel 2010: +5,4% rispetto al 2009 con 432.433 assunzioni, rimanendo quasi in linea con gli avviamenti. Il recupero appare tuttavia più contenuto rispetto ai livelli del 2008 (-6,3% contro il -5,5% degli avviamenti)
Anche nel caso dei lavoratori avviati, l’esame dell’andamento su base mensile mette in mostra come le dinamiche degli ultimi mesi siano state molto positive tant’è che la forbice tra gli ultimi mesi del 2010 e i primi mesi del 2008 si va chiudendo.

Oltre 63.000 le imprese del territorio che hanno assunto nel 2010, +2,6% rispetto al 2009, registrando però ancora un calo negativo rispetto al biennio 2008-2009 (rispettivamente -6% e -9,8%). Segno di una perdurante incertezza sulle prospettive economiche, condizionata dall’andamento delle piccole imprese e dal settore delle costruzioni.
Analizzando le caratteristiche di genere rileviamo che la presenza femminile nel mercato del lavoro registra un aumento modesto in valori assoluti. Nello specifico le donne assunte con contratti a termine sono aumentate del 5,7%, le collaboratrici occasionali presentano un incremento del 292,4% e le autonome dello spettacolo del 36,8%; crescono del 27,8% le avviate con contratto di lavoro intermittente e del 5% quelle con contratti a tempo determinato, mentre diminuiscono del 5,4% quelle con contratti a tempo indeterminato. In calo anche le assunte con contratti a tempo parziale (-0,9%) a dimostrazione della situazione problematica di questo istituto. Per quanto riguarda le qualifiche di inserimento aumentano principalmente le addette alle vendite (la loro incidenza sul totale aumenta di 2 punti, a fronte di un calo quasi analogo delle assunte come tecnici).

I giovani avviati con meno di 25 anni hanno registrato un calo del 13,1% nel corso del 2009 e un incremento del 7,2% nel 2010, prodottosi essenzialmente negli ultimi sei mesi dell’anno. E’ da osservare peraltro come nel corso del biennio il lavoro con contratti di collaborazione sia aumentato tra i giovanissimi in misura decisamente superiore alla media, passando dal 18,5% al 27,2% del totale.
La diminuzione dei lavoratori stranieri in valori assoluti registrata nel 2009 (da 112.073 del 2008 ai 104.061 del 2009) è stata sostanzialmente riassorbita nel corso del 2010 con 111.159 lavoratori stranieri avviati. L’incidenza di questi lavoratori sull’insieme degli avviati è andata aumentando passando dal 24,3% del 2008 al 25, 7% del 2010. I lavoratori stranieri sono occupati principalmente nel settore dei servizi alle imprese (scendono però dal 25,2% al 23%) e nelle costruzioni (in calo dal 19% al 15%), mentre sono aumentati rispetto al 2008 nella logistica (dall’8,2% al 12%), nel commercio e nell’alloggio e ristorazione.
Nel biennio 2009-2010 si è ridotto il peso degli assunti con qualifiche operaie (principalmente dovuto all’andamento dell’industria e delle costruzioni) mentre si rafforza quello degli addetti alle vendite e ai servizi alla persona. I lavoratori stranieri sono caratterizzati da una netta prevalenza maschile, anche se nel corso dell’ultimo biennio è cresciuto il peso delle donne (41%).
Passando alle modalità contrattuali di assunzione sia nel 2009 (oltre 151mila contratti) che nel 2010 (oltre 162mila) la forma contrattuale che ha interessato il maggior numero di persone è diventata il contratto a tempo determinato. Pur non risalendo in valori assoluti ai livelli del 2008 (oltre 165mila), l’incidenza di questi assunti sul totale degli avviati è stata pari al 36,8% nel 2009 e al 37,5% nel 2010.
Nell’ultimo anno questi lavoratori sono aumentati del 7,3% sopravanzando del 17,5% quelli assunti con contratti a tempo indeterminato (138.050 nel 2010). La gran parte del calo degli assunti con contratti a tempo indeterminato è da attribuirsi ai lavoratori full-time (lavoro standard).

Benché gli avviamenti standard siano ormai scesi all’11,9%, gli assunti con questa modalità contrattuale nel 2010 rappresentano ancora più di un quinto degli avviati milanesi.
Rispetto alle richieste delle imprese nel biennio preso in esame non si sono riscontrati grandi mutamenti nella composizione degli avviati per qualifica professionale. Nell’ultimo anno in particolare il quadro è rimasto sostanzialmente invariato, con un 52% di assunti che sono stati avviati almeno una volta come tecnici e altre figure impiegatizie, il 18,2 come addetti alle vendite e il 34,2 con qualifiche operaie.
Per quanto riguarda invece la composizione settoriale i dati relativi al 2010 evidenziano una ripresa della domanda di lavoro nell’industria (gli avviati aumentano dell’11,1%), che consente però solo un parziale recupero del ridimensionamento del 2009. Stabili i servizi, poco sopra all’83%, nei quali l’aumento degli avviati si ferma al 5,7%. Cospicuo invece il calo delle costruzioni, che registrano una diminuzione degli avviati del 3,3%, e dove l’incidenza sul totale dei neoassunti si ridimensiona di 1,5 punti.

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